Cani Sciolti: dal fumetto 2 Guns

CANI SCIOLTI, DAL FUMETTO 2 GUNS RISCOPRIAMO IL FILM CON DENZEL WASHINGTON E MARK WAHLBERG

cani scioltiI Cani Sciolti di cui parliamo sono Bobby Trench e Marcus Stigman, due tizi random che lavorano fianco a fianco in una gang di trafficanti di droga. Bobby non sa che Marcus è un ufficiale dei Marines sotto copertura. Marcus non sa che Bobby è un agente DEA sotto copertura. Quando il loro tentativo di infiltrarsi in un cartello di trafficanti messicani per recuperare alcuni milioni di dollari va in fumo, i due vengono sconfessati dai loro superiori e vengono braccati senza sosta. L’unico su cui possono contare è il proprio compagno.

A Hollywood, i buddy movies stanno godendo di rinnovata linfa. Si tratta di quegli action con due protagonisti complementari, l’uno l’opposto dell’altro, costretti ad agire insieme fino a diventare immancabilmente dei compagnoni. Molti dei film del genere visti in questi ultimi mesi sono appunto tratti da fumetti, quali Jimmy Bobo – Bullet to the Head con Sylvester Stallone, il pessimo R.I.P.D. con Ryan Reynolds e Jeff Bridges, e anche Iron Man 3 è stato trasformato in un buddy movie dal regista Shane Black, sceneggiatore di Arma Letale e L’Ultimo Boy Scout, due pietre miliari del genere.

Diretto dall’islandese Baltasar Kormakur, Cani Sciolti è liberamente tratto dalla miniserie a fumetti 2 Guns, scritta da Steven Grant ed edita da Boom! Studios. I due protagonisti sono qui interpretati da Mark Wahlberg, già a fianco del regista in Contraband, e Denzel Washington, due attori straordinari che a tratti, sembrano dover sostenere da soli un discutibile umorismo della sceneggiatura.

La storia è abbastanza risaputa ed è un puro pretesto per mettere Bobby e Marcus soli contro tutti. Devono vedersela con il signore della droga Papi Greco, con gli uomini della DEA guidati da Jessup, il bravo Robert John Burke, e con i marines del comandante Quince che ha il volto di James Marsden, il Ciclope degli X-Men, visto anche in Superman Returns. Si arriva ad un mezzogiorno di fuoco finale che può ricordare quello de Le Belve di Oliver Stone, anche se tutto è condito da qualche “già visto” di troppo, è uno dei pochi casi in cui il film ha forse fatto più centro del fumetto (o di un libro).