Riverdale: dal fumetto al teen-drama

LA CW SVILUPPA UN PROGETTO SERIALE SU ARCHIE ANDREWS, ADOLESCENTE ALLE PRESE CON LA SUA VITA A RIVERDALE

archie andrews riverdaleNon solo i canali del digitale terrestre si sono “adattati” alla quarantena di questi giorni, ma anche tutte le piattaforme on demand hanno arricchito i loro programmi nel tentativo di farci compagnia insieme a qualche buon libro e alla sempre tanto agognata ispirazione da “artista”.

Netflix, per esempio, ha aggiunto la serie televisiva Riverdale. Ricordate Le avventure di Archie Andrews? Come è capitato a molti altri fumetti recenti, anche il prediletto di Archie Comics, nato nel 1941, oggi arriva in tv. Secondo Deadline, la società The CW ha deciso di comprare questo progetto, nato per FOX e di realizzare una serie prodotta da Warner Bros Television. Archie era un adolescente dai capelli rossi perennemente innamorato, con una bellezza e un atteggiamento ancora molto immaturi, studente del liceo e appassionato di sport. Sue coetanee, le due amiche Betty Cooper e Veronica Lodge, se lo contendono fino allo sfinimento.

La serie tv,  Riverdale, che poi è il nome della città immaginaria in cui è ambientata la storia anche nel fumetto, è partita con un episodio pilota che vedrà Archie, dopo un’estate passata a lavorare nell’azienda del padre, tornare al secondo anno di liceo, un po’ maturato e alle prese con diversi problemi, non ultimi quelli sentimentali e con segreti che verranno man mano svelati, come l’alta marea che ritirandosi si lascia dietro la scia di detriti che riempiono le rive, soprattutto d’inverno, quando le spiagge sono lasciate a sé stesse, nell’apparentemente pacifica desolazione dei mesi freddi.

Archie scopre un’improvvisa e travolgente passione per la musica e la scrittura, fatto che creerà non pochi scontri sia con il padre sia con il suo allenatore di football.

Il cast è composto da giovani ragazzi, primo fra tutti K.J. Apa, che interpreta proprio Archie, affiancato da Camila Mendes e Lili Reinhart che interpreteranno rispettivamente Veronica e Betty, le ragazze che più di tutte si contendono le attenzioni del protagonista. Fred Andrews, il padre di Archie, interpretato da Luke Perry, a cui il cast ha poi dedicato un puntata speciale in onore della sua prematura scomparsa.

Il fortunato fumetto era basato quasi esclusivamente sul triangolo amoroso fra Archie, Veronica e Betty ed era reso un po’ comico dall’atteggiamento di questo ragazzo, dalle origini scozzesi, imbranato e un po’ sbruffone, ma con un grande cuore e tanti amici.

La serie, al contrario, appesantisce l’ironia del fumetto tingendosi un po’ di quel teen drama che adesso sembra andare tanto di moda. I fili conduttori, restano sempre gli stessi, come un testimone consegnato da generazion a generazione, in qualsiasi epoca storica o parte del mondo: l’amicizia, i primi amori, le delusioni, i primi tradimenti. L’adolescenza smonta e rimescola le carte che l’infanzia sembrava aver riposto con estrema arguzia. E proprio intorno a questo poker delle fasi esistenziali di basa la serie tv.

Come spesso succede in questi casi, la serie tv non è stata considerata all’altezza del fumetto. Troppi gli stravolgimenti, dicono gli esperti dei comics. Per citarne uno soltanto, Miss Grundy. Sensuale e provocante professoressa di musica di cui Archie si invaghisce nella serie, Signorina Rottermaier di età avanzata nel fumetto. Tutto nella serie è stato incastrato con estrema arguzia nel complesso puzzle di quei contrastanti e spesso esasperati sentimenti adolescenziali, qui forse un pochino esasperati. Però i segreti di Riverdale meritano quantomeno una chance di essere scoperti in epoca di quarantena.