Madres Paralelas: recensione

MADRES PARALELAS DI PEDRO ALMODOVAR APRE LA 78ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DI VENEZIA REGALANDO UN RITRATTO STRAZIANTE E COMMUOVENTE DELLA MATERNITÀ.

Madres ParalelasGENERE: drammatico

DURATA: 123 minuti

DATA D’USCITA: 28 ottobre 2021

VOTO: 3,5/5

Il film d’apertura della 78esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia è Madres Paralelas, il 23esimo lungometraggio di Pedro Almodovar che segna anche la sua settima collaborazione con Penelope Cruz, in una delle sue interpretazioni migliori.

Con questa pellicola il regista spagnolo ritorna a raccontare l’universo femminile, la maternità e la famiglia in un inevitabile unione tra il passato, rappresentato dal tentativo di recuperare il corpo di un antenato da una fossa comune, e il futuro.

Basata su una sceneggiatura scritto dallo stesso Almodovar, la storia ha come protagoniste due donne molto diverse tra loro, ma che si trovano a condividere una stanza in ospedale in attesa del parto e le cui vite sembrano destinate a restare per sempre intrecciate.

Entrambe single, Janis (Penelope Cruz) è una fotografa che ha da poco superato i quarant’anni, mentre Ana (Milena Smit) è un’adolescente spaventata e pentita di aver portato avanti la gravidanza. Poco dopo la nascita dei figli, quest’ultimi vengono portati via per essere monitorati, salvo essere di nuovo affidati alle madri con la rassicurazione circa il loro stato di salute.

Sembra che la dimissione dall’ospedale segni la fine del loro rapporto, ma quei pochi momenti passati insieme le legano indissolubilmente l’una all’altra e quando qualche mese dopo si rincontrano per caso in un bar dove Ana lavora come cameriera, Janis sarà costretta a prendere una decisione che cambierà la vita di entrambe.

Madres Paralelas è un film commuovente, che alterna momenti di grande gioia ad attimi di profonda disperazione e che riesce a coinvolgere lo spettatore nella vita delle due protagoniste, tra cui spicca una fenomenale Penelope Cruz, la cui performance sarebbe degna della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile. Completano il cast Aitana Sánchez-Gijón nel ruolo della madre di Ana, Israel Elejalde in quello di Arturo e Rossy de Palma.

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