Oscars 2022: i pronostici

OSCARS 2022: THE POWER OF THE DOG È DATO PER FAVORITO DA TUTTI, MA QUALE SARÀ COLPO DI SCENA? ESAMINIAMO OGNI CATEGORIA, CERCANDO DI INDOVINARE I VINCITORI

the-power-of-the-dogCi siamo, è arrivato il momento del pronostico Oscar. In una stagione frammentata, caratterizzata da numerosi stop and go, uscite a singhiozzo e lo spettro di una nuova variante del Covid sempre in agguato, una manciata di film si sono imposti come i pretendenti all’ambita statuetta.

Personalmente quest’anno siamo rimasti delusi dalla maggior parte dei film americani, preferendo di gran lunga quelli altri Paesi (incluso il bellissimo È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino), ma mettiamo da parte le preferenze e cerchiamo di prevedere come voterà l’Academy.

The power of the dog sembra essere destinato a far man bassa di premi. Nonostante alcune critiche, non ultima quella dell’attore Sam Elliott il quale ha avuto un’uscita comparabile a quella di Fantozzi per La corazzata Potëmkin, il film di Jane Campion è inarrestabile. Ha raccolto più di trenta premi fino ad ora tra guilds e critica. A rovinargli la festa potrebbe essere Coda, film dal grande impatto emotivo. E la recente vittoria di quest’ultimo ai Producers Guild sembra volere segnalare un’inversione di tendenza. Segue leggermente dietro Belfast, che negli ultimi mesi ha perso terreno. Noi prevediamo che The power of the dog porti a casa film, regia, montaggio e forse anche la colonna sonora. Coda potrebbe accontentarsi della miglior sceneggiatura non originale e Belfast di quella originale. Da non sottovalutare Licorice Pizza che potrebbe soffiare la sceneggiatura a Belfast lasciando il film di Kenneth Branagh a mani vuote.

Le categorie degli attori sembrano essere le più facili. Will Smith (King Richard) è il gran favorito come miglior attore protagonista, Troy Kotsur (Coda) come non protagonista e Ariana DeBose come attrice non protagonista per West Side Story. È l’attrice protagonista invece ad avere una sfida ancora aperta. Per mesi si è parlato di Nicole Kidman o Kristen Stewart e poi è spuntata dalle retrovie Jessica Chastain, la quale con la vittoria al SAG si è piazzata in pole position. Da non sottovalutare neanche Penelope Cruz, potrebbe diventare quella che mette tutti d’accordo.

I premi tecnici potrebbero andare quasi tutti a Dune: fotografia, effetti speciali, effetti sonori, scenografia. Costumi a Crudelia, che potrebbe prendere anche il trucco. La vittoria di Flee come miglior documentario non è più così scontata e Summer of Soul potrebbe superarlo. Così come il gigante della Disney Encanto potrebbe vedersi soffiare la statuetta come miglior film d’animazione dal Davide della situazione, The Mitchells vs the Machines.

Vorremmo con tutto il cuore che È stata la mano di Dio trionfi come film straniero, ma il giapponese Drive my car sembra non avere rivali. Non ha mai perso un colpo e vinto tutto quello che c’era da vincere fino a questo momento. Vale lo stesso discorso fatto per Power of the dog, a sentire i commenti degli insider e addetti ai lavori nessuno lo ha veramente amato, eppure continua a sbaragliare la concorrenza. Per i fan di Billie Eilish la sua canzone per 007, No time to die, non dovrebbe avere di che temere. La vittoria appare scontata. Infine i cortometraggi, di cui non parla mai nessuno. Quest’anno sono tutti di grande valore. Noi puntiamo sul sorprendente Bestia (animazione), Please hold (live action) dalla narrazione simile alla serie Black Mirror e The Queen of Basketball (documentario), che annovera tra i suoi produttori esecutivi Shaquille O’Neal. Buona notte degli Oscar a tutti.

 

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