
MARVEL RILANCIA, SCAVANDO NEL PROFONDO DELL’ANIMO SENZA RINUNCIARE ALLO SPETTACOLO

DURATA: 126 minuti
USCITA: 30 aprile 2025
VOTO: 4 su 5
Terminata la saga di Infinity Stones con Avengers: Endgame, la Marvel ha faticato a costruire una nuova serie di film, cadendo in qualche passo falso e perdendo pubblico lunga la strada. Thunderbolts*, insieme all’imminente I Fantastici Quattro – Gli inizi, al quale questo film fa riferimento in più di un’occasione, vuole essere un primo tentativo di aggiustare il tiro, un passo verso la giusta direzione.
Thunderbolts*, per sua stessa concezione, vorrebbe essere un nuovo team di Avengers, un nuovo gruppo di supereroi messo insieme per colmare il vuoto lasciato dal precedente, sia nella finzione dell’universo Marvel che nei cuori del pubblico. È evidente come l’operazione sia anche ironica perché questi personaggi si ritrovano insieme per forza di causa maggiore, non si stanno neanche simpatici più di tanto. Qualcuno potrebbe definirli secondari, perdenti, o supereroi di serie B.
È qui però che l’approccio al film e ai personaggi tira fuori l’asso nella manica. Non la solita battaglia contro il male per salvare il mondo, ma piuttosto un’analisi dei demoni che ognuno si porta dentro. Pur non togliendo nulla allo spettacolo, all’azione e agli effetti speciali, il tema che attraversa il film è quello del vuoto che ognuno di noi si porta dentro, chi più chi meno, quel senso di mancanza di appartenenza, quella voglia di trovare il proprio posto nel mondo, avere un obiettivo nella vita.
È palese in Yelena (Florence Pugh) e nel misterioso Bob (Lewis Pullman), catalizzatore della trama, ma anche gli altri personaggi hanno i propri problemi nascosti. Questo non appesantisce la pellicola, ma è lì per chi vuole recepire, per chi vuole ascoltare, per chi vuole trovare un po’ di sé stesso in questi personaggi.
È una scelta interessante, quella fatta dal regista Jake Schreier e dagli sceneggiatori Eric Pearson e Joanna Calo, con lo scopo di offrire qualcosa di diverso. Questo gruppo di disadattati non viene assegnato ad una missione, e la missione che cerca loro. Perché devono risolvere “il casino che c’hanno dentro”, prima di poter essere un gruppo unito.
L’obiettivo è centrato? Crediamo di sì, Thunderbolts* mette insieme divertimento e introspezione, cercando di arrivare anche a coloro i quali in passato hanno snobbato questo tipo di film. Una buona idea per ripartire e ritornare ai fasti di un tempo.