Pesaro Cinema: vince Inland/Meseta

 

LO SPAGNOLO INLAND / MESETA DI JUAN PALACIOS CONQUISTA LE DUE GIURIE DI PESARO NUOVO CINEMA FESTIVAL, MENZIONE SPECIALE PER L’INDIANO THAT CLOUD NEVER LEFT E PER IL GIAPPONESE THE KAMAGASAKI CAULDRON WAR 

juan_palacios_ph_luigi_angelucci_01Il Concorso Pesaro Nuovo Cinema, composto da sette film tra opere prime e seconde in anteprima mondiale, internazionale o italiana, che hanno il pregio di definirsi “libere”, nuove e lontane dall’idea che si ha di “film da festival”, è stato vinto da INLAND / MESETA di Juan Palacios (Spagna, 2019, 90’).

Ad assegnare il Premio Lino Micciché per il miglior film in Concorso è stata una giuria professionale composta dall’attrice Olimpia Carlisi, dal regista Amir Naderi e dall’attore Andrea Sartoretti, con la seguente motivazione:

“L’autore con il suo cinema ha voluto condividere le memorie, il presente e il futuro attraverso l’immagine il suono e il movimento con una onesta, pura, competente e personale visione del cinema”

L’opera è ambientata in un luogo imprecisato della Spagna centrale, dove incontriamo un pastore che sogna di andare sul lago Titicaca, un duo musicale in pensione che rimembra la loro epoca d’oro, due bambine alla ricerca infruttuosa di Pokemon, e un signore anziano che per addormentarsi conta tutte le case vuote del villaggio. I personaggi sono come incidenti geografici di una terra la cui cultura e il cui stile di vita sembrano sul punto di svanire. Il film è quasi una mappa per navigare attraverso il passato, il presente e il futuro di questo paesaggio vuoto che è la Spagna.

La giuria ha voluto inoltre assegnare due Menzioni Speciali. La prima va a THAT CLOUD NEVER LEFT di Yashaswini Raghunandan (India, 2019, 65’):

“Per l’originalità e la grazia con cui coniuga una dimensione particolare con una dimensione universale”

I personaggi fabbricano giocattoli sonori utilizzando materie di scarto, fra cui spezzoni di vecchi film della Bollywood tradizionale. Ma questa non è che una delle dimensioni dell’opera della regista indiana, che si aggira con la macchina da presa in un villaggio vicino Calcutta, cogliendo frammenti di conversazione e altri riti, come i giochi dei bambini, intervallati al montaggio con scene del cinema tradizionale che vediamo riciclato. Tra metatestualità e mise en abyme.

La seconda menzione speciale è stata invece assegnata a THE KAMAGASAKI CAULDRON WAR di Leo Sato (Giappone, 2018, 115’) nel quale:

“L’autore, usando i toni della dark comedy, racconta la città di Osaka, la sua cultura e il suo tempo con un ritmo e uno stile cinematografico sorprendenti”

Questo film girato in 16mm a vividi colori racconta Kamagasaki, un quartiere “invisibile” di Osaka che fin dal dopoguerra raccoglie lavoratori saltuari e prostitute, con un approccio documentario e attori non professionisti Il tesoro-simbolo della comunità, l’enorme calderone attorno al quale si scatena la guerra fra bande, si scopre essere in realtà l’affetto che lega questa comunità apparentemente sbandata.

Yashaswini Raghunandan_pff_2019_ph_luigi_angelucci_11CONCORSO PESARO NUOVO CINEMA – PREMIO GIURIA STUDENTI

La giuria studenti del Concorso Pesaro Nuovo Cinema coordinata da Pierpaolo De Sanctis e composta da studenti delle università e scuole di cinema italiane (Martina Barone, Gianmaria Cataldo, Roberto Ceccardi, Samuel Desideri, Francesco Divella, Arianna Donini, Chiara Fasolino, Raffaele Grasso, Ada Johnsson, Mattia Michetti, Camilla Miolato, Emanuele Paglialonga, Valentino Pirola, Anna Radaelli, Matteo Alberto Sabatino, Martina Salvi, Stefano Valva, Michela Vanacore) ha assegnato il premio per il miglior film del Concorso a INLAND / MESETA di Juan Palacios con la seguente motivazione:

“Per la capacità di raccontare il paesaggio dell’entroterra spagnolo trasfigurandolo in una dimensione universale e atemporale, dove tradizione e modernità collidono attraverso lo sguardo immersivo dell’autore.”

La giuria studenti ha deciso inoltre di assegnare una Menzione Speciale al film BRING ME THE HEAD OF CARMEN M. – TRAGAM-ME A CABEҪA DE CARMEN M. di Felipe Bragança e Catarina Wallenstein (Brasile/Portogallo 2019, 61’) con la seguente motivazione:

“Per aver osato incorniciare il corpo femminile e averlo reso simbolo delle trasformazioni di un Paese in tensione. Per il contrasto tra politica e samba, che tramuta ideologia sociale in ritmo e amplifica la visione critica di due autori sperimentali proiettati verso il cinema di domani.”

Nel film l’attuale tumulto politico e sociale del Brasile fa da sfondo all’incubo tropicale in cui sprofonda un’attrice portoghese, Ana, che si trova a Rio de Janeiro per interpretare la parte di Carmen Miranda, personaggio divenuto storico per aver esportato l’immagine della samba e del carnevale brasiliano. La pellicola passa dal bianco e nero al colore, con riferimenti al movimento tropicalista e alla lotta contro il cannibalismo culturale emersi in Brasile nei tardi anni Sessanta.

 

PREMIO DEL PUBBLICO

Alla Mostra di Pesaro il Cinema in Piazza propone una selezione dei titoli presenti nelle sezioni principali del festival, adatti ad un pubblico meno specializzato ma altrettanto curioso. Gli spettatori della “piazza” dell’edizione 2019 sono stati chiamati a votare alla fine di ogni proiezione e il vincitore verrà annunciato domani.

 

CONCORSO (RI)MONTAGGI

Il primo e unico concorso in Italia, e uno dei pochi internazionali, dedicato ai video essay, la nuova forma di critica cinematografica per immagini che trova spazio non solo nei video virali sul web ma anche come momento di studio nelle università e nelle scuole.Il Concorso (Ri)montaggi, da alcune edizioni, è dedicato agli studenti di cinema delle università di tutto il mondo. Quest’anno è stata confermata una seconda sezione dedicata agli studenti delle scuole secondarie.

I curatori, Chiara Grizzaffi e Andrea Minuz, hanno selezionato i seguenti 5 video essay ritenuti più originali e interessanti tra quelli in ambito universitario: Lessico familiare di Mirco Bimbi, Francesca Filisetti, Matias Julian Nativo, Alessia Prati (8:27, IUAV Venezia), Stairway to horror di Giulia Bona (7:28, IULM Milano), Shutter Island. Truths and Lies di Victoria Cottrell (7:16, Liverpool John Moores University), Challenging Themes in Mary and Max di Harvey Long (7:22, Liverpool John Moores University), Nightcrawler: Mise en Scene & The Anti Hero di Samuel Farrow (13:20, Liverpool John Moores University).

Il comitato di selezione (Filippo Biagianti, Carlo Jacob, Monica Macchi, Alessandro Studer, Agnese Titomanlio e Maria Antonietta Vitiello) dell’associazione Formacinema ha invece selezionato i seguenti 5 video essay tra quelli in ambito scolastico: Drone: un nuovo punto di vista di Simone Canfora (7:46, ITSOS “Albe Steiner” Milano), The Man Behind Pixar di Giovanni Paolo Colombo (4:46, ITSOS “Albe Steiner” Milano), Lo stop motion nel film di Tim Burton di Giada Lemma (8:17, ITSOS “Albe Steiner” Milano), Cultura nascosta di Sofia Ruggeri (9:50, Liceo Artistco “Cantalamessa” Macerata), Le inquadrature nei classici western di Riccardo Venturini (4:59, ITSOS “Albe Steiner” Milano)

La giuria ha scelto di premiare, per la sezione “(Ri)montaggi – Università”, SHUTTER ISLAND-TRUTHS AND LIES di Victoria Cottrell (UK, Liverpool John Moores University, 7’46”) con la seguente motivazione:

“Attraverso un’analisi precisa condotta con gli strumenti specifici del tavolo da lavoro digitale, come l’uso proficuo di split screen e testi interpretativi, emergono tutti i dettagli della dicotomia latente al film di Scorsese, definendo un video-saggio non privo di personale poetica visiva.”

Per la sezione “(Ri)montaggi – Scuola Superiore” la giuria ha premiato LE INQUADRATURE NASCOSTE NEI WESTERN di Riccardo Venturini (Italia, ITSOS “Albe Steiner” Milano, 4’59”) con la seguente motivazione:

“La struttura per capitoli – didattica, ma efficace –  sviluppa ciò che il titolo promette grazie a un montaggio consapevole ed equilibrato che coniuga il gusto per la ‘compilation’ all’analisi personale, dimostrando la conoscenza del genere western e delle cifre caratteristiche del suo linguaggio.”

Per entrambe le sezioni, la giuria era composta da Ilaria Feole, Federico Palmerini e Davide Rapp. MYmovies.it ha presentato in streaming i film del concorso (Ri)montaggi.

 

PREMIO LINO MICCICHÉ ALLA MIGLIOR CRITICA CINEMATOGRAFICA

Il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Emilia Romagna Marche e la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, per avvicinare i giovani sia al lavoro critico nel campo del cinema che alle attività di ricerca portate avanti dal festival in tutti questi anni a livello internazionale, hanno indetto un Concorso per critici/recensori, intitolato a Lino Miccichè, fondatore, con Bruno Torri, della Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.

Il Premio è così articolato: Sezione giovanissimi (riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado) e Sezione giovani (riservato agli studenti delle Università, Scuole di Cinema, Accademie di Belle Arti, Conservatori, ISIA, iscritti associazioni cinematografiche). La giuria del premio, composta da Pedro Armocida, Piero Di Domenico, Andrea Miccichè, Francesco Miccichè, Franco Montini, Paola Olivieri e Bruno Torri, ha annunciato i seguenti vincitori:

Sezione giovanissimi

Primo Premio: SARA MENEGHINI (Liceo Classico “Ludovico Ariosto”, Ferrara)

Secondo Premio: GIUSEPPE MERCADANTE (Liceo Scientifico “Luigi Galvani”, Bologna)

Terzo Premio: SAMUEL ESPOSITO (Liceo Classico “Domenico Cotugno”, L’Aquila)

Sezione giovani

Primo Premio: LORENZO GINEPRINI (Kunsthistorisches Max Planck Institut, Berlino)

Secondo Premio: CARLOTTA CENTONZE (Corso di alta formazione per la valorizzazione e divulgazione della cultura e del patrimonio audiovisivo della Cineteca di Bologna)

Terzo Premio: ANDREA BORNETO (SDAC, Scuola d’Arte Cinematografica di Genova) 

 

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