Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri: recensione

UN’AVVENTURA DI FANTASIA CHE INCANTA, DIVERTE E STUPISCE.

dungeonsanddragons_locandinaDURATA: 134 minuti

USCITA: 30 marzo 2023

VOTO: 4 su 5

La trama, con i suoi risvolti ingegnosi, quando non macchinosi, quasi non conta perché in un film basato su un gioco di ruolo, quale Dungeons & Dragons, il più famoso se volete, quello che conta veramente è la fantasia. È l’avventura, la missione, gli ostacoli da superare, il percorso e le esperienze che si fanno lungo il tragitto. Lo spirito che caratterizza il gioco è catturato perfettamente in questo adattamento per il grande schermo.

Il film pone i nostri eroi di fronte a continui impedimenti che si interpongono tra essi e l’obiettivo, ogni volta che questo sembra essere a portata di mano. Non è il risultato che conta, ma come ci si arriva. Il tutto condito da grande umorismo, effetti speciali strabilianti e musiche celtiche coinvolgenti. Non si può non sentirsi parte integrante della spedizione, fare il tifo per questi personaggi. La sensazione è di sentirsi immersi in un mondo fantastico, la stessa che offre il gioco di ruolo.

L’immediata simpatia per questi personaggi deve molto ad un cast eterogeno e di forte carisma. Come non affezionarsi al simpatico mascalzone di Chris Pine o alla forzuta ma dolcissima Michelle Rodriguez o al mago insicuro di Justice Smith o alla muta-forme di Sophia Lillis (la Beverly Marsh di IT). I parallelismi con le pietre miliari d’avventura nella cinematografia sono inevitabili, da quello più imponente de Il Signore degli Anelli a quello più scanzonato di Shrek. D’altronde il mondo magico fatto di elfi, orchi, nani deve molto all’opera di Tolkien, seppur con un approccio e posta in palio completamente diversa. Ma se si sente il bisogno di scomodare esempi di tara caratura evidentemente c’è tanto di positivo in questo film. Lo stesso trasporto  e coinvolgimento che offre la Terra di Mezzo è presente anche qui, seppur con un tono più farsesco.

È un film che soddisfa appieno sia gli appassionati che coloro i quali ignorano persino cosa sia un gioco di ruolo. Come un film di questa portata deve sapere fare. Spaziando dall’horror goliardico (la sequenza al cimitero) all’azione strategica (la discesa nelle caverne). Le sequenze d’azione, infatti, sono intense, visivamente affascinanti e perfettamente coreografate. Il trasognante commento musicale di Lorne Balfe, l’amalgama che tiene insieme le parti. Da gustare tutto d’un fiato, in una sala buia, possibilmente sullo schermo più grande che ci sia.

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"O fai di tutto per vivere, o fai di tutto per morire."