Ghostbusters – Minaccia glaciale: recensione

UNA NUOVA AVVENTURA DEGLI ACCHIAPPAFANTASMI È SEMPRE FONTE DI GIOIA, ANCHE QUANDO IL TROPPO STROPPIA.

minacciaglaciale_locDURATA: 115 minuti

USCITA: 11 aprile 2024

VOTO: 3 su 5

La famiglia Spengler, formata da Phoebe (Mckenna Grace), Trevor (Finn Wolfhard) e Callie (Carrie Coon) con a seguito Gary (Paul Rudd), ha lasciato Summerville, Oklahoma per tornare a New York, prendendo casa nella celebre caserma, quartier generale degli acchiappafantasmi. Spetta a loro continuare il servizio paranormale offerto dei quattro membri originali. Mentre Walter Peck (William Atherton), adesso sindaco, minaccia ancora di farli chiudere bottega, una forza malvagia, Garraka trama nell’oscurità. Il demone intrappolato in un’antica sfera, sembra aver trovato un modo per venir fuori e pianifica di liberare tutti i fantasmi accumulati nell’unità di contenimento sin dagli anni ‘80. Ad acchiappafantasmi vecchi e nuovi il compito di fermarlo e prevenire una nuova glaciazione.

Si può dire che ci eravamo divertiti di più con Ghostbusters Legacy (Afterlife)? Sì, quello era un copia e incolla del primo Ghostbusters, in particolar modo nella parte finale, e aspettavamo a braccia aperte una trama più originale per questo Minaccia glaciale. Il problema questa volta sta nel fatto di voler far troppo, di mettere troppa carne al fuoco, persino gli acchiappafantasmi ormai non si contano più, talmente sono tanti. Ormai diamo divisa e zaino protonico a chiunque. L’idea di Garraka e del congelamento del pianeta era intrigante, ma avrebbe meritato uno sviluppo più ampio, più focalizzato. Ci sono troppe sottotrame, ne consegue che film non sa bene che direzione prendere. Un lavoro di fino sulla sceneggiatura avrebbe sicuramente giovato. E poi manca anche di umorismo. Ghostbusters è ed è sempre stato prima di tutto una commedia. Qui si ride a stento.

Ci sono anche aspetti positivi. Kumail Nanjiani è il vero asso della manica di Ghostbusters Minaccia glaciale, quel poco di divertente che c’è lo si deve soprattutto a lui. Mckenna Grace è ancora il cuore dell’operazione e la sua storia al limite dell’amore saffico, fa da catalizzatore all’intera battaglia con Garraka. Dan Aykroyd ha un ruolo più corposo e dei membri originali è quello più coinvolto nella trama. Bill Murray fa la sua solita apparizione da contratto e ci sono continui rimandi alle precedenti pellicole che fanno la gioia dei fan. A volte risultano fini a se stessi, come il fantasma della bibliotecaria, a volte centrano il segno, come il leone di pietra che prende vita.

Ritrovare gli acchiappafantasmi fa sempre piacere, l’effetto nostalgia è innegabile. Anche quando il prodotto finale non soddisfa appieno, si può trovare qualcosa di cui essere contenti. Il passaggio di testimone è pressoché completato e una nuova avventura sarà sempre più incentrata  sulla nuova generazione di Phoebe Spengler e famiglia, speriamo solo la prossima volta si sappia dosare meglio l’avventura con la commedia.

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