La Nouvelle Vague in mostra


A LONDRA LE FOTO DI RAYMOND CAUCHETIER SUI SET DELLA NOUVELLE VAGUE

FINO ALL'ULTIMO RESPIROL’estate è ufficialmente iniziata, e arriva così il periodo dei viaggi. Al mare o in montagna, in Italia o all’estero, è giunto il momento del relax dopo un anno di lavoro. Ma per chi scegliesse come destinazione una capitale europea, dedicando del tempo all’arte e ai musei, ecco un consiglio da non perdere. In special modo mi riferisco a quanti andranno a Londra. Bene, amanti del cinema, vi aspetta un’esposizione fotografica sul tema della Nouvelle Vague.

Inaugurata pochi giorni fa, si terrà fino al 15 agosto presso la James Hyman Gallery la mostra delle immagini di Raymond Cauchetier, fotografo di scena della famosa e ancor oggi tanto amata corrente francese. Presente su set notissimi, dal 1959 fino al 1969, come quello di À Bout de Souffle e Jules et Jim, Cauchetier lavorò non solo a fianco di Jean-Luc Godard e François Truffaut, ma immortalò i volti, le espressioni e le interpretazioni di attori come Jean Paul Belmondo, Jeanne Moreau e Jean Seberg.

Il fotografo, oggi 95enne, è nato a Parigi nel 1920. Cresciuto nel 12° arrondissement (dove vive ancora con la moglie giapponese Kaoru), non ebbe un’infanzia facile. Infatti sua madre, rimasta presto vedova, era molto povera, tanto che non poteva neanche permettersi i costi di sviluppo delle pellicole del figlio, che aveva una macchinetta Leica per il semplice di fatto di essere stato così fortunato da vincerla ad una gara di parole crociate. Inoltre era ebrea, e in piena occupazione nazista le cose non furono semplici. Proprio in quel periodo Cauchetier fuggì da Parigi per entrare a far parte della Resistenza. Con la fine della seconda guerra mondiale iniziò a viaggiare, soprattutto in Asia, e a lavorare come fotografo.

L’imprinting con il cinema lo ebbe con il suo ritorno in patria, quando conobbe il produttore Georges de Beauregard, che lo introdusse nel mondo della Nouvelle Vague, presentandolo a Godard. Sue sono alcune delle più famose immagini dei film del periodo, come quella che ritrae la Moreau, Oskar Werner e Henri Serre che corrono sul ponte, protagonisti di Jules et Jim di Truffaut: il fotografo aveva a disposizione soltanto uno scatto per ciak, e ritiene scherzosamente ancora oggi questa foto non tanto cinematografica quanto sportiva.

Per quanto riguarda il rapporto con i registi della Nouvelle Vague, invece, ha dichiarato, ritenendolo più rivoluzionario: “Godard had no script, just scraps of paper that he gave to actors shortly before filming. That worried them a lot”, ma nonostante ciò ha creato alcuni dei film più straordinari non solo della storia del cinema francese, ma mondiale, contribuendo ad elevare il valore di un periodo unico come quello della Nouvelle Vague.

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