Il Fish&Chips Film Festival infiamma Torino

IL FESTIVAL DI CINEMA EROTICO SBARCA A TORINO PER LA PRIMA VOLTA

Love in 3D di Gaspar NoèPrima di parlare del Fish&Chips Film Festival che si terrà a Torino è doveroso soffermarsi su chi, a questa città, ha insegnato ad amare il cinema. Gianni Rondolino è stato l’ideatore del Torino Film Festival, passato nel 2006 alla direzione (non poco discussa) creativa di Nanni Moretti, ed è venuto a mancare nei giorni scorsi all’età di 84 anni. Lo storico del cinema e docente di storia e cinema che ha formato un’intera generazione di appassionati del settore era famosissimo per la sua capacità di insegnare in modo chiaro e coinvolgente il mondo del cinema ai suoi studenti.

Torniamo ora però al Fish&Chips Film Festival, che potrebbe essere qualificato senza problemi come una delle iniziative più interessanti dell’anno. Lo scopo, a detta della sua direttrice creativa Chiara Pellegrini, è quello di “abbattere i preconcetti sulla cultura erotica, e portare opere che siano spunto per una sana e critica riflessione sul tema”. Ad aprire il F&C sara l’anteprima nazionale di Love in 3D di Gaspar Noè, già autore di Irréversible nel 2002, al quale seguiranno tantissimi eventi ed omaggi alle icone del settore che si terranno presso il cinema massimo dal 14 al 17 Gennaio.

L’Italia, anche se vittima di un anno deludente dal punto di vista cinematografico, Non Essere Cattivo a parte, verrà omaggiata in due manifestazioni importantissime del settore. Parliamo di Berlinale e Miami Film Festival che hanno inserito tra i film in concorso, nelle varie sezioni previste, due opere made in Italy.

Nel primo caso a rappresentarci sarà Gianfranco Rosi ed il suo Fuocoammare, storia incentrata 66 Berlinalesugli sbarchi a Lampedusa, in pieno tema Berlinale, considerando l’intenzione di questa edizione di mettere in evidenza il tema dell’accoglienza e dell’integrazione. Ad aprire il Festival di Berlino sarà poi l’ultimo film dei fratelli Coen Ave Cesare! con un cast ricchissimo costituito da Josh Brolin, Scarlett Johannasson, Channing Tatum, Tilda Swinton, George Clooney e tantissimi altri.

Nel secondo caso voliamo a Miami dove, tra le 21 pellicole girate da donne in concorso, percentuale alta scelta anche per denunciare la “gender inequality” tanto discussa negli ultimi tempi, troviamo Il Nome del Figlio di Francesca Archibugi con Valeria Golino, Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti, Luigi Lo Cascio e Rocco Papaleo. Tra i tanti partner del Miami Film Festival spicca Google, che ha deciso di collaborare ad un “series seminar” integrato con il festival, dedicato al mondo femminile e alla necessità di colmare il gap tra donne e uomini nell’industria cinematografica, battaglia che ha visto tra le sue protagoniste più convinte Patricia Arquette dedicando al tema il suo discorso di accettazione dell’Oscar e Jennifer Lawrence.

 

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"Io ci vedo...un rinoceronte!"