Il dottor Stranamore, 1964

“IL DOTTOR STRANAMORE”, LA PUNGENTE SATIRA POLITICA DI KUBRICK

il-dottor-stranamoreStanley Kubrick non ha bisogno di presentazioni. Qualsiasi appassionato di cinema conosce il suo nome ed ha visto almeno uno, normalmente più di uno, se non addirittura tutti i suoi film. Il regista statunitense (naturalizzato britannico) ha spaziato nella sua carriera tra diversi generi, dal thriller, all’horror, passando per la fantascienza e diversi film di guerra o psicologici. Ha girato tredici lungometraggi, ognuno di essi è di una certa rilevanza nel proprio genere cinematografico e la maggior parte di essi sono considerati classici del cinema. I suoi film appartengono alla vetta del cinema Hollywoodiano. In essi intrattenimento e valore artistico combaciano alla perfezione. Il suo è stato uno dei maggiori contributi alla settima arte.

Kubrick nel ’62 finisce di girare Lolita, il film tratto dall’omonimo romanzo di Nabokov. Sono i primi anni sessanta ed il mondo è in piena Guerra Fredda, spaccato in due: da una parte il blocco occidentale, capeggiato dagli Stati Uniti, dall’altro il blocco comunista, sotto l’influenza dell’Unione Sovietica. La situazione è tesa e pericolosa. I cittadini dei paesi dei due blocchi, soggetti a propaganda di guerra, sono accomunati da un costante stato di paura e paranoia. Per mantenere l’equilibrio fu adottata una strategia di deterrenza.

Per difendersi da attacchi nucleari a sorpresa gli Stati Uniti tengono pronta una flotta aerea di caccia-bombardieri B-52 in volo 24 ore su 24. Ogni B-52 trasporta un carico di bombe nucleari. Questa flotta è dispiegata dal golfo Persico all’Oceano Artico, ma sono tutti a due ore dai loro bersagli in Russia.

Kubrick, come molti all’epoca, rimane profondamente colpito dalla situazione. Ne diviene quasi ossessionato. A lungo si informa e legge vari libri che trattano della Guerra fredda. Tra questi vi è Red Alert di Peter George, il romanzo da cui è ispirato Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba.

Il libro affronta il tema della possibilità di un conflitto nucleare e della facilità con cui tale conflitto possa presentarsi. In una situazione di tensione come quella della guerra fredda, ogni singola azione è di enorme importanza. In questo contesto, sbagli banali come errori di interpretazione di comandi, errori di calcolo o valutazione errate del pericolo, possono risultare fatali.

La Guerra Fredda e la possibilità di un incidente nucleare non sono argomenti su cui scherzare. Ma Kubrick percepisce la comicità implicita nell’assurdità di tale situazione. Una situazione talmente folle che il miglior modo con cui trattarla era appunto la satira. In questo consiste la grande intuizione del regista.

La storia si svolge principalmente in tre spazi o set. Innanzitutto l’ufficio del generale Jack Ripper, da cui proprio quest’ultimo ha dato il via all’attacco nucleare nei confronti del territorio sovietico. Con lui Lionel Mandrake, il colonnello britannico che con molto imbarazzo cerca di far ragionare il generale. Poi l’ipotetica Camera di Guerra, dove si incontrano in stato di emergenza il presidente degli Stati Uniti e le principali figure militari e governative statunitensi che, con l’aiuto dell’ambasciatore sovietico, tentano di risolvere la drammatica situazione. Infine, l’interno di uno dei B-52, dove un equipaggio sorpreso dall’ordine ricevuto dalla base, cercherà comunque di portare a termine con onore la missione assegnata.

Il presidente degli Stati Uniti, il colonnello Mandrake e lo stesso dottor Stranamore sono interpretati da uno spettacolare Peter Sellers. Le sue interpretazioni sono autentiche e personalissime, caratterizzate da diversi momenti di improvvisazione che hanno creato alcune delle scene più amate del film.

Il dottor Stranamore è un film rivoluzionario ed originale per il suo tempo. Quando uscì nelle sale, alcuni critici ne furono talmente impressionati da credere che il film avrebbe avuto un diretto impatto sulla società americana, potendo addirittura cambiare la politica estera statunitense. Il film, infatti, rappresenta, anche se in chiave ironica, la realtà di quel tempo pericoloso e di tensione. Benché gli eventi apocalittici rappresentati sono un effetto chiaro e diretto di un particolare periodo, risulta facile identificare delle somiglianze tra quel periodo ed il tempo presente.

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