LA SHOAH RACCONTATA ATTRAVERSO L’ANIMAZIONE: LA STORIA DI DUE BAMBINE SOPRAVVISUTE AI CAMPI DIVENTA UN CARTONE PER LE SCUOLE
All’indomani degli attacchi congiunti di Usa, Francia e Gran Bretagna contro la Siria, durante cui sono stati colpiti dei centri di ricerca legati ai programmi di guerra chimica, la sensazione è che si stia facendo un altro passo verso una nuova guerra mondiale. Impossibile è non pensare alle immagini che da tempo ritraggono bambini in condizioni pietose e miserevoli, come le ultime che li vedono colpiti da gas che ne hanno violentato, nel vero senso della parola, la giovane vita. E un pensiero va anche a chi invece la propria vita è riuscita a salvarla, in una guerra ugualmente devastante e becera.
Termina oggi la 22esima edizione del Cartoons on the bay, festival dedicato alla televisione per ragazzi e all’animazione cross-mediale. Proprio in occasione dell’evento è stato presentato in anteprima assoluta La stella di Andra e Tati, il primo film d’animazione europeo sulla Shoah.
La stella di Andra e Tati racconta la storia di Tatiana e Alessandra Bucci, che all’età di 4 e 6 anni furono prelevate da Fiume e inviate ad Auschwitz-Birkenau, con altri pochi parenti fra cui la madre e la nonna. A differenza di molti altri, le due bambine scamparono alle camera a gas perché scambiate per gemelle e di sangue misto (padre cattolico e madre ebrea), due motivi che le rendevano interessanti oggetti di studio. Dopo l’irruzione nel campo dei Sovietici, furono tra i pochissimi piccoli che si salvarono.
Nella durata di ventisei minuti il film diretto da Rosalba Vitellaro e Alessandro Belli commuove il pubblico, senza distinzioni di età. I personaggi disegnati da Annalisa Corsi prendono vita con voci famose: quella della madre delle bimbe appartiene a Laura Morante, quella del padre a Leo Gullotta, mentre Andra è doppiata da Loretta Goggi.
Il primo cartone europeo sulla Shoah è prodotto dalla Rai in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Da settembre sarà disponibile su RaiGulp e sarà inoltre utilizzato nelle scuole, in concomitanza con gli 80 anni dalle leggi razziali.