Italia da oscar: l’anica seleziona. ma come?

COME ANTICIPATO SOLO UNA PELLICOLA VERRÁ INVIATA ALL’ACADEMY

Manca davvero poco al 28 settembre, ovvero quando la commissione istituita dall’Anica, su incarico dell’Academy of Motion Pictures Arts and Science, dovrà scegliere il portabandiera dei colori italiani nella corsa all’Oscar per il miglior film straniero 2011: ed è già polemica. Si dà il caso, infatti, che a sfidare nomi come Martone, Crialese e Moretti ci sia la prima fatica di Massimiliano Bruno “Nessuno mi può giudicare”, scelta che ha fatto storcere il naso ai più “impegnati” come Marco Bellocchio il quale a Venezia, ritirando il Premio alla carriera, ha stroncato il cinema italiano di oggi definendolo “povero e misero” in grado di fare solo commedie; lo stesso Marco Bellocchio che farà parte della commissione con il compito di nominare il prescelto che volerà a Los Angeles.

L’impresa di Bruno risulta dunque non priva di ostacoli ma il regista e autore romano risponde così alla critica: “C’è una sinistra radical chic ancorata al passato, che giudica la risata come una cosa di destra, da cui stare alla larga, io credo che un operaio, dopo 12 ore di lavoro, oltre a un’opera di Ken Loach possa vedere anche un film come il mio”, film che tra l’altro ha riscosso un inatteso quanto enorme successo con otto milioni di euro al box office e Nastro d’argento come miglior commedia, soprattutto grazie ad un’insuperabile Paola Cortellesi.

Del resto anche lo scorso anno la scelta di candidare all’Oscar “La prima cosa bella” di Paolo Virzì aveva fatto discutere molti, non ci resta dunque che aspettare il verdetto dei magnifici nove e sperare che finalmente il buon cinema italiano sia riconosciuto anche all’estero. Un pò come accaduto con il premio per la fotografia a Mauro Fiore nel 2010: meritatissimo per Avatar.

Sara Lo Torto

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