Venezia 2011:wild salomÉ -recensione

UN ARTISTA CHE RACCONTA L’ARTE,ESISTE NIENTE DI PIÙ AFFASCINANTE?

Definire e spiegare in modo corretto che cos’è il lavoro di Al Pacino non è facile. Basarsi sulla definizione che lui stesso ha dato; “documentario sperimentale” è esatto dal punto di vista della struttura, ma purtroppo non fa comprendere fino in fondo di che si sta parlando a chi ancora non l’ha visto e si rischierebbe di renderlo banale. Si potrebbe provare a descrivere come la volontà di un artista di rappresentare la sua passione per l’arte, e nello specifico per la recitazione. E l’amore, il rispetto e l’entusiasmo che Al Pacino ha nei confronti di tutto ciò, si capisce dallo sguardo emozionato e entusiasta che ha nel momento in cui racconta il suo progetto e come ha intenzione di rappresentarlo. Il primo piano dell’attore italo-ameicano regala l’espressione dei suoi occhi che appaiono allo spettatore luminosi, come quelli di un bambino al quale si sta per fare il regalo più ambito.

La visione di “Wild Salomé” regala continue emozioni, sia durante il racconto di alcuni momenti della vita di Oscar Wild,sia durante la visione della messa in scena teatrale e cinematografica, grazie alla forte espressività dell’attrice che recita accanto ad Al Pacino e interpreta Salomé.

Non si sa se questo documentario uscirà mai nelle sale, è sicuramente un progetto ambizioso, ma tutti dovrebbrero avere la possibilità di vederlo perchè il modo migliore di comprendere un’opera e la sua realizzazione è con le parole di un grande artista che la ama.

Un artista come Al Pacino che nonostante abbia avuto successo e sia tra gli attori più bravi degli ultimi 48 anni, è lui stesso a dirlo, ha ancora il coraggio di mettersi in gioco per passione e voglia di far emozionare il suo pubblico, e non per il denaro.

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