L’italia del cinema non s’È desta: crisi totale

UNA TOTALE MANCANZA DI IDEE PENALIZZA I NOSTRI TALENTI: LARGO AL NUOVO!

Dimenticatevi l’immagine accanto e partiamo da un dato di fatto, attualissimo e spietato: l’Italia del cinema nel 2012 non conta niente. O quasi. Basti prendere ad esempio i recentissimi casi dei Golden Globes, in cui nel panorama generalista del cinema internazionale non era presente in nessuna categoria di nomination.

Salvo Madonna e Morgan Freeman, poi, che hanno citato i fasti della nostra Industria legata a moda e classe eterna (con Sofia Loren su tutti), nessuno a potuto associare il tricolore al mondo di celluloide. Nessuno ne parla se non stuzzicato dai nostri (spesso inutili) media sull’argomento, tanto da rispondere alle solite annose domande: siamo ancora vivi o siamo vegeti?

Ma a quale livello di coma siamo arrivati? Perché, nonostante un 2010 con incassi da capogiro, ormai sappiamo sfornare solo commedie, mediocrissime e talvolta divertenti, ma poco più: in due parole…facciamo ridere.

Solo quello. Ci siamo completamente dimenticati come fare prodotti di successo e sforniamo pellicole di qualità circa una ogni lustro, mentre quando i nostri top registi ci provano devono volare all’estero, negli USA specificatamente, vedi Muccino senior e Sorrentino.

Da cosa deriva questa crisi di idee? Dove sono le storie di Garrone e le performance di altri nostri talenti? Scarseggiano idee e le scuole di cinema devono tornare a puntare sulla qualità e sulla scrittura. Senza di quella ci ripetiamo in continuazione e finiamo a fare sempre le solite panzanate. Che sono tristi pur quando fanno ridere.

C’è bisogno d’amore per Dio…un’overdose d’amore per il cinema. 

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