Domiziano arcangeli: icona del cinema horror

ATTORE DAL BACKGROUND INVIDIABILE, ORA STA LAVORANDO A NUOVI PROGETTI DI SETTORE

L’attore ha tante facce, ma sotto ognuna di queste c’è una pelle unica, c’è il talento. Se applicato al cinema di genere rende l’attore un’icona unica, riconoscibile per fama e per bravura. Quando parliamo di cinema e talento, quindi, parliamo di Domiziano Arcangeli, faccia e carne da schermo. Dietro il volto d’attore si nasconde una passione per horror che lo ha portato a collaborare con alcuni tra i più grandi registi di settore in circolazione ad Hollyood, fino al recente successo in terra italiana di “Wrath of the crows”, diretto da Ivan Zuccon. Tra i suoi recenti lavori di maggiore prestigio c’è di sicuro “Scary of Die”, distribuito dalla Phase 4 Films dal primo maggio scorso, in cui l’interprete veste i panni di un Clown famelico.

Arcangeli ha cominciato a lavorare nel 1980, poi negli USA, sua seconda casa, è diventato produttore e star di settore, attore simbolo di alcune pellicole come “Virus X”, “House of flesh mannequins” e del serial tv di grande successo dal titolo complesso “Chromiumblue”. Molto famoso in Europa, dove gli horror movie hanno un grande seguito ed è un cinema tutt’oggi di tendenza, Arcangeli è uno dei pochi attori che possono dire di esser stati svezzati nientemeno che da Federico Fellini nei Cinecittà Studios di Roma.

Tra i suoi prossimi progetti il film della Lionsgate “The Ghostmaker”, diretto da Mauro Borelli e in arrivo il prossimo autunno, più un’opera che lui stesso sta producendo sotto l’attenta regia di Eric Swealstad. Titolo importante, ovvero “Frankenstein Rising”. Come lui stesso ci rivela, infatti, ama mettersi in prima linea in questi progetti: “Ho sempre amato molto i film artigianali, rispecchiano un mio gusto personale.  Mi piace essere sorpreso e mettere in discussione ogni sequenza, quello che vedo è pura “esperienza” dal vivo”.

L’Arcangeli uomo, in qualità di spettatore, in sala ha da sempre apprezzato i lavori di Roman Polanski, Stanley Kubrick e Lars von Trier”, cineasti di culto che hanno nel proprio DNA il racconto del male, quella particolare indole narrativa da cui sgorga l’horror di cui si nutre il Domiziano attore. Un professionista e un interprete davvero stimato che oggi sta conoscendo il suo momento di massima fama. 

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