MUD: Recensione film

BUONA PROVA DEL REGISTA NICHOLS E DEL SEMPRE PIÙ CONVINCENTE McCONAUGHEY

ec1cfac0-22d8-11e4-9ee4-9dcbdf97b73e_mud-locandina-italianaGENERE: Drammatico

DURATA FILM: 130′

USCITA IN SALA: 28 agosto 2014

VOTO: 3 su 5

Con colpevole ritardo rispetto alla data di presentazione al Festival di Cannes, era il 2012, arriva nelle sale italiane MUD, ultimo lavoro dell’apprezzato regista Jeff Nichols.

Il merito di questa insperata distribuzione è tutto del nuovo volto copertina di Hollywood, quel Matthew McConaughey fresco vincitore dell’Oscar per la sua interpretazione in Dallas Buyers Club, e osannato dalla critica di tutto il mondo per la sua interpretazione nella miniserie tv True Detective.

Abbandonate le desolate lande e le paludi della Lousiana, ritroviamo il nostro protagonista in un altro luogo simbolo dell’America rurale e operaia: l’Arkansas. In un piccolo paesino vivono Ellis (Tye Sheridan), quattordicenne che abita in una casa sul fiume, ed il suo migliore amico Neckbone, orfano e cresciuto dallo zio.

Un giorno i due ragazzi raggiungono una piccola isola deserta che si trova al centro di un corso d’acqua e li trovano un vecchio motoscafo semi distrutto, incastonato tra i rami di un grande albero. Decisi a far diventare quello il loro nuovo rifugio una volta saliti a bordo della barca si accorgono che questa è in realtà abitata da qualcuno.

“L’inquilino” è l’enigmatico e misterioso Mud (Matthew McConaughey), che racconta ai due giovani di essere in attesa dell’amata Jupiter (Reese Whiterspoon) e di voler partire con lei dopo aver aggiustato la barca. Mud porta però con sé un passato misterioso, macchiato anche dall’omicidio di un uomo che avrebbe in passato violentato Jupiter. Saranno al sicuro i due ragazzi con lui?

Con MUD, in concorso per la Palma D’oro, Nichols ha stupito e commosso il pubblico della Croisette per la sua capacità di mescolare al dramma un velo romantico e disincantato che ben è rappresentato visivamente e iconograficamente dall’immagine della barca ritrovata sull’albero.

Un racconto che pur nella sua lenta esposizione riesce a tenere alta l’attenzione per quella fitta aurea di mistero e incertezza che accompagna la figura di Mud. Un uomo che rappresenta appieno tutte le fragilità umane. Un uomo che combatte con tutta la sua forza e la sua immaginazione per un lieto fine che è già stato scritto dal destino e contro cui, forse, non possiamo fare nulla.

Solo la visione innocente e non condizionata dei due bambini, riesce a cogliere la vera essenza di Mud. Come tanti di noi è un sognatore, è una persona che crede ancora nell’amore e nelle persone. In lui Ellis vede quella speranza nei rapporti di coppia fatica a ritrovare in casa visto che i genitori sono ormai ad un passo dalla separazione. E Mud a sua volta moderno troverà un insperato appiglio nella forza innocente dei due giovani che lo spingerà a fare nuove scelte, inaspettate, che lo porteranno ben più lontano di quanto avesse immaginato.

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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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