Tutti vogliono qualcosa: recensione

RICHARD LINKLATER TORNA AL COLLEGE CON “TUTTI VOGLIONO QUALCOSA”

TuttiVoglionoQualcosa_PosterData-800x1143GENERE: Commedia

DURATA: 117 minuti

USCITA IN SALA: 16 giugno 2016

VOTO: 4 su 5

A massimo volume si sente uscire dallo stereo della macchina “My Sharona” dei The Knack. Il tempo è sereno, un sole splendente. Per le strade ci sono solo ragazzi e ragazze. I ragazzi portano per lo più i capelli lunghi e, i più maturi, i baffi. Le ragazze, spinte dal bel tempo e dalla moda, indossano dei jeans cortissimi che lasciano completamente scoperte le gambe. Sono i primi anni ’80 e ci troviamo in un college americano.

Il principale personaggio del film, Jake, è un giocatore di baseball ed una matricola. E’ appena arrivato nel suo futuro alloggio, riservato alla squadra di Baseball dell’università. Con in mano una scatola piena di vinili, entra nella casa in cui con tutta probabilità passerà i prossimi tre anni. I primi incontri con i futuri compagni di squadra sono rapidi, qualche scambio di battute e subito si creano le basi di un legame, un senso di appartenenza.

Il film seguirà i primi tre giorni al campus universitario di Jake, i giorni prima dell’inizio delle lezioni. Il giovane ragazzo avrà il tempo di fare conoscenza con i suoi compagni di squadra e coinquilini – rapporto incredibilmente velocizzato dalle numerose feste a cui parteciperanno–, nonché con alcune delle ragazze del campus e, tra di queste, con una in particolare.

Richard Linklater, dopo aver sbalordito il mondo del cinema con Boyhood, pellicola pluripremiata la cui lavorazione è durata 12 anni seguendo di pari passo la crescita dell’attore che interpreta il protagonista, torna al cinema con un film più leggero ma comunque abilmente realizzato e pieno di vita. In Tutti vogliono qualcosa il regista statunitense porta indietro nel tempo gli spettatori, più precisamente negli anni ’80, in modo da dargli un assaggio dello stile di vita universitaria di quel periodo in America.

Richard Linklater è molto rinomato nel panorama cinematografico e non solo per il successo ottenuto da Boyhood. A trent’anni è diventato famoso con la commedia drammatica indipendente Slacker e ha raggiunto la fama internazionale con la trilogia romantica Prima dell’alba, Prima del tramonto e Before midnight. Ma sono numerosi i suoi lavori degni di essere ricordati, tra cui il film d’animazione sperimentale Waking Life, il celebre School of rock e la pellicola sulla vita liceale La vita è un sogno. Quest’ultima in particolare può essere considerata il prequel spirituale di Tutti vogliono qualcosa. I due film infatti hanno moltissimo in comune.

Tutti vogliono qualcosa, per confessione dello stesso autore, è molto autobiografico. Linklater ricorda con piacere ed eccitazione quel periodo: “Guardando indietro mi rendo conto che essere uno studente universitario in quegli anni, era divertente e non solo personalmente, ma perché la fine degli anni ’70 è stato un momento culturale interessante. Quello che la gente oggi identifica come anni ’80, in realtà non ebbe inizio prima degli anni 1982 o 1983”.

Tutti vogliono qualcosa è bello, coinvolgente e suggestivo. Agli spettatori che frequentano ancora il liceo, questo film, farà sognare e desiderare la vita universitaria. Agli studenti universitari verrà voglia di chiamare i loro amici per andarsi a prendere una birra insieme. Mentre ai più anziani (si fa per dire) farà venire una leggera nostalgia per quell’età ingenuamente vivace, ormai passata. E’ una commedia piena di energia, spesso comica e divertente, e assolutamente piacevole da vedere. Consigliata a tutti!

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