Ivan zuccon: intervista esclusiva

PAROLA AD UN ALTRO DEI NOSTRI OSPITI AL FILM4MEETING DI LOS ANGELES, REGISTA DI “WRATH OF THE CROWS”

Ivan Zuccon, è un giovane regista e montatore, collaboratore fisso di Pupi Avati. Il suo primo corto, L’Amico di Nessuno, è del 1995. Nel 1998 realizza un cortometraggio dal titolo L’Altrove. Su richiesta della casa di produzione americana “Prescription Film”, nel 2000 lo trasforma in un lungometraggio dal titolo The Darkness Beyond. Nel 2001 gira il seguito, Unknown Beyond, e nel 2003 riesce a produrre e a dirigere La Casa Sfuggita, che viene venduto in 29 paesi diversi. Altri lavori sono Bad Brains, acquisito dalla Mikado e da Cecchi Gori Group, NyMpha e Colour From The Dark. Quando non gira i suoi film, Zuccon collabora assiduamente con Pupi Avati, montando film, documentari e programmi televisivi prodotti o diretti dal grande Maestro bolognese. Tra le altre cose, ha lavorato al film La Via degli Angeli (2001) di Pupi Avati.

Il 2011 segna il ritorno dietro la macchina da presa con Wrath of the Crows, con un cast costellato di scream queens e nomi molto noti nel panorama horror indipendente: Tiffany Shepis, Debbie Rochon, Tara Cardinal, Suzi Lorraine e Domiziano Arcangeli. Il film è attualmente in post-produzione e uscirà a fine anno. Lo abbiamo icontrato a Roma in un pausa del set su cui sta lavorando…. 

 

1 Come sta andando Colour from the Dark, che ricordiamo è stato distribuito nel circuito del cinema indipendente??

Il film è da poco sceso dalle sale, anche se è ancora disponile in VOD su ownair.it. E’ andato molto bene, il pubblico ha avuto ottime reazoni e con la critica è andata anche meglio. Considerando che si è trattato di un primo esperimento di distribuzione alternativa sul territorio italiano direi che si tratta di un vero e proprio successo. Presto il film uscirà anche in dvd e blu-ray. E’ stato oltretutto un successo mediatico, la stampa, sulla rete, in tv, alla radio e sulla carta stampata ha parlato tantissimo del film ed ha decicato ampi spazi con interviste e servizi speciali. La distribuzione italiana si è svegliata? Beh no, non quella tradizionale popolata da baroni del vecchio cinema che continuano a fare scelte discutibili e ripiegate su se stesse. C’è però una nuova idea di distribuzione, utilizzando sapientemente i nuovi media e riabilitando le sale cinematografiche dimenticate. I ragazzi di Distribuzione Indipendente mi sono sembrati molto abili e intelligenti, credo molto nel loro progetto.

2 A Los Angeles, durante il nostro evento Film4Meeting, hai presentato il tuo nuovo lavoro: Wrath of the Crows. Accolto molto bene dal pubblico americano, pensi ci sarà la distribuzione anche in Italia?

Al vostro bellissimo evento ho presentato il trailer /teaser del film che attualmente è in lavorazione. La premiere mondiale di Wrath of the Crows sarà a Los Angeles a fine Febbraio 2013, successivamente, intorno ad Aprile, il film uscirà nelle sale italiane con una distribuzione molto più capillare rispetto a Colour From the Dark, ne consegue che le prospettive sono decisamente buone.

3 In Italia, al contrario dell’America, il genere horror non è così seguito dal grande pubblico. Come nasce la tua passione per questo filone e chi sono stati i tuoi maestri?

La passione è nata da una grande paura. Da ragazzo non amavo l’horror, ne ero terrorizzato. Il fatto è che tutti i miei amici invece guardavano film del terrore e me li raccontavano ed io mi spaventavo ancor di più. Alla fine decisi che dovevo vincere questa mia paura e mi sono obbligato a vedere tutti i più importanti film horror della storia. Alla fine della visione forzata la paura si è tramutata in amore. Ho amato tantissimo i film di John Carpenter. Il suo stile, il suo studio delle atmosfere, le sue musiche, la sua regia: che grande maestro è stato (ed è ancora) il grande John!

4 Per te che da anni collabori con un maestro come Avati, pensi che ora sia il momento di dedicarti totalmente ad una carriera da regista?

Certo che lo penso!, ma non tutto dipende da me. Per poter fare il regista a tempo pieno occorre realizzare ottimi incassi al botteghino, e quando dico ottimi non intendo andare a pari con le spese del budget, che in questi tempi di crisi è già un risultato decoroso. Ricavare un ampio margine di profitto dai film sta diventado sempre più difficile e la causa è purtroppo la rete. Attraverso il web, croce e delizia del cinema indipendente, si può raggiungere velocemente popolarità ma allo stesso tempo il download illegale ha raso al suolo le produzioni indie a tutto vantaggio dei produttori e distributori mainstream. Quella che doveva essere una specie di rivoluzione dal basso non ha fatto altro che avvantaggiare chi invece si trova nella parte più alta della piramide sociale. Con questo non voglio demonizzare la rete, anzi, io stesso ne faccio un buon uso. E’ ottima per fare promozione, per far conscere il tuo lavoro. Ma quando si tratta di distribuzione occorre poi trovare un grosso gruppo alle spalle, contrariamente i profitti non arriveranno mai.

5 Nel film horror Wrath of the Crow hai avuto modo di dirigere Domiziano Arcangeli, attore statunitense del quale ci siamo occupati nella nostra rivista. Come è stato il vostro rapporto sul set?

Domiziano Arcangeli è una persona splendida, oltre che un attore di indubbio talento. Il nostro rapporto sul set è stato fantastico, così come lo è stato con tutti gli altri attori in questo film. Devo dire che per Wrath of the Crows ho avuto a disposizione una serie di attori tutti straordinari. Ora che sono al montaggio poi mi rendo conto ancor di più di quanto sia eccellente la recitazione nel film, e questo è un aspetto veramente importante per il raggiungimento del successo. Io poi adoro lavorare con gli attori, mi piacciono, mi piace stare con loro, fare molte prove sul set, chiacchierare durante le pause, discutere di cinema, di sogni e di progetti. Con Arcangeli infatti ricordo lunghissime chiacchierate: abbiamo parlato di progetti futuri ma non solo, di figli (a quel tempo Domiziano stava per diventare padre), di come è diverso il lavoro in Italia rispetto agli Stati Uniti e via discorrendo. Ho veramente tanti bei ricordi e spero di incontrare presto Domiziano a Los Angeles, in occasione della presentazione ufficiale del film. 


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Onnivoro cinematografico e televisivo, imdb come vangelo e la regia come alta aspirazione.
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