The Astronaut Wives Club: First look


UN SALTO (NOIOSO) NEL PASSATO CON THE ASTRONAUT WIVES CLUB

the astronaut wives club posterLa ABC ci riprova proponendo un dramma ambientato negli anni ’60, ispirato anche stavolta a fatti realmente accaduti. Nel 2011 Pan Am ci aveva fatto sognare con le storie delle hostess nella famosa linea aerea, sebbene il racconto era caduto fin troppo nel melodramma non-sense e per questo cancellato. Dal 18 giugno, la ABC propone The Astronaut Wives Club, serie tv che racconta le vicende di un gruppo di mogli che si ritrovarono sotto lo scrutinio del pubblico e della stampa durante l’epoca d’oro delle missioni spaziali. Da moglie di militari a mogli di astronauti, queste donne diventarono celebrità e ogni evento, tragico o meno, della loro vita venne passato al dettaglio mentre i loro consorti facevano sognare il mondo. Uno spaccato di solidarietà al femminile durante uno dei periodi più importanti della nostra storia.

Basato sull’omonimo romanzo di Lily Koppel, The Astronaut Wives Club è un progetto televisivo che doveva vedere la luce due anni fa, ma è stato a lungo rimandato fino all’uscita ufficiale nell’estate del 2015. Forse c’erano dubbi sulla messa in onda stentata e infatti le premesse sulla ‘serie dell’anno’ sono state smentite durante il pilot. The Astronaut Wives Club non è altro che un melodramma in costume indirizzato ad un target femminile che racconta il dietro le quinte dell’avventura spaziale dei mariti di un gruppo di casalinghe disperate (chi più depressa e chi più felice), attraverso scene stucchevoli piene di musiche pop e una recitazione pressoché mediocre del cast. Tra le first ladies dello spazio troviamo Joanna García nel ruolo di Betty Grissom, Yvonne Strahovski nei panni di Rene Carpenter, Dominique McElligott è Louise Shepard, e Erin Cummings che interpreta Marge Slayton. Accogliamo l’esigenza che anche l’occhio vuole la sua parte poiché indubbiamente è un cast femminile di bell’aspetto, ma si ha la sensazione che la ABC abbia puntato troppo sulla parte estetica piuttosto che sul racconto storico.

Nel pilot, infatti, a parte l’introduzione che ci mostra i sette astronauti selezionati per la prima missione nello spazio statunitense. Una selezione durissima, trasformata in una campagna pubblicitaria durante la Guerra Fredda, che ha messo in risalto anche le mogli degli aspiranti astronauti. Subito c’è un balzo di due anni prima, dove le protagoniste e i mariti si incontrano e dopo un leggero scontro iniziale, le donne iniziano a legare. Un banale cliché che poteva essere sfruttato di episodio in episodio e che invece è stato subito risolto nel pilot. Senza pathos, lo spettatore non riesce a identificarsi in nessuna di loro. Non ci stupisce il fatto che dietro The Astronaut Wives Club ci sia Stephanie Savage, co-creatrice di alcuni dei più famosi teen drama quali The OC e Gossip Girl. Un prodotto americano, in sostanza, sprecato, che si può evitare.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.