Consigli DOC: Kong e Il diritto di contare

IL RITORNO DI KING KONG, LE “FIGURE NASCOSTE” DELLA NASA, IL “PADRE” LUCA MARINELLI: LE NOSTRE SCELTE PER IL WEEKEND

hidden-figuresArriva al cinema l’attesissimo Kong: Skull Island di Jordan Vogt-Roberts, un nuovo film basato sul personaggio di King Kong che vede protagonisti Tom Hiddleston, Brie Larson, Samuel L. Jackson, John Goodman e John C. Reilly. Pellicola che, stando ai giudizi della nostra redazione, compensa ad un plot perlopiù semplice e banale, degli effetti visivi coinvolgente e oltremodo spettacolari, che sicuramente valgono la visione in sala. Altro titolo di grido in arrivo è  Il diritto di contare (Hidden Figures, in originale, gioco di parole sul “figures” che inglese può riferirsi sia alle persone che alle cifre numeriche) di Theodore Melfi, candidato agli Oscar 2017 come Miglior film e con interpreti principali Taraji P. Henson, Octavia Spencer (anche lei candidata come non protagonista) e Janelle Monáe, a cui si aggiungono i nomi di un certo calibro quali Kevin Costner, Kirsten Dunst e la star di The Big Bang Theory Jim Parsons, nonché il premio Oscar come Miglior attore non protagonista per Moonlight Mahershala Ali. Diretto dal semi-sconosciuto norvegese André Øvredal, con protagonisti Emile Hirsch e Brian Cox, la nostra terza scelta per il weekend è Autopsy, un notevole, sconvolgente e claustrofobico film di genere horror. Infine, alle altre nuove uscite interessanti, dal Bleed con Miles Teller all’italico Questione di karma con l’inedita coppia “comica” Fabio De Luigi-Elio Germano, preferiamo mettere in risalto sempre un prodotto nostrano, ossia Il padre d’Italia di Fabio Mollo, con protagonisti i bravissimi Luca Marinelli e Isabella Ragonese, intensa storia on the road sulla ricerca di se stessi.

KONG – SKULL ISLAND

Un gruppo eterogeneo di scienziati, soldati ed esploratori si avventura nelle profondità di una mitica e sperduta isola del Pacifico, tanto pericolosa quanto affascinante. Al di là di ogni loro aspettativa, la squadra procede inconsapevole di entrare nel dominio del potente Kong, innescando la battaglia finale tra uomo e natura. Nel momento in cui la loro missione di scoperta diventa una lotta per la sopravvivenza, dovranno combattere per sfuggire da un Paradiso primordiale dove gli uomini non sono contemplati. Se non fosse per la forte carica di suspence che emerge a tratti, la pellicola sarebbe l’ennesima prevedibile avventura dedicata al gorilla che tutti vedono come un mostro. . Unica particolarità del film, che in un certo senso lo contraddistingue dagli altri, è il protagonista della storia: se inizialmente può sembrare King Kong, in seguito si capirà essere l’Isola con i suoi pericoli e il suo protettore. In Kong: Skull Island però si denota una certa attenzione verso l’ambientazione e gli effetti speciali, che rendono al meglio le scene relative agli scontri e agli attacchi degli esseri che abitano l’Isola.

 

IL DIRITTO DI CONTARE

L’incredibile storia mai raccontata di Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, tre brillanti donne afroamericane che alla NASA lavorarono ad una delle più grandi operazioni della storia: la spedizione in orbita dell’astronauta John Glenn, un obbiettivo importante che non solo riportò fiducia nella nazione, ma che ribaltò la Corsa allo Spazio, galvanizzando il mondo intero. Diretto da Theodore Melfi, Il diritto di contare è un film di stampo retorico che si concentra in particolare sul tema della discriminazione nei confronti delle donne di colore. l film si basa su una sceneggiatura solida, ricca di definizioni che potrebbero sorprendere chi di matematica ne capisce poco e di battute dirette che spesso inducono il pubblico a compiere una profonda riflessione e a capire meglio quale fosse la condizione delle donne di colore dell’epoca.

AUTOPSY 

Il cadavere di una donna sconosciuta (che chiameremo Jane Doe) ritrovato in un seminterrato a seguito di un pluriomicidio. Sembra un caso come tanti per Tommy Tilden e suo figlio Austin, padre e figlio medici legali in un obitorio in Virginia. Tuttavia, nel corso dell’autopsia emergono dettagli inquietanti che li turbano: il corpo della donna è perfettamente conservato all’esterno, ma all’interno è stato smembrato e rimangono segni di cicatrici e bruciature, come se fosse stata vittima di un orribile e misterioso rituale di tortura. Mentre Tommy e Austin cercano di trovare una spiegazione scientifica a queste scoperte raccapriccianti, l’obitorio in cui lavorano è vittima di strani e orribili incidenti apparentemente inspiegabili. Øvredal, al suo primo film in lingua inglese, firma un horror claustrofobico, in cui l’azione si concentra in un unico spazio: due persone, un cadavere e un obitorio.

IL PADRE D’ITALIA 

Paolo ha 30 anni e conduce una vita solitaria, quasi a volersi nascondere dal mondo. Il suo passato è segnato da un dolore che non riesce a superare. Una notte, per puro caso, incontra Mia, una prorompente e problematica coetanea al sesto mese di gravidanza, che mette la sua vita sottosopra. Spinto dalla volontà di riaccompagnarla a casa, Paolo comincia un viaggio al suo fianco che porterà entrambi ad attraversare l’Italia e a coprire il loro irrefrenabile desiderio di vivere.

 

 

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