Otto film natalizi psicanalizzati

NATALE CHE EMOZIONE(I): OTTO FILM SULLO SPIRITO NATALIZIO SPIEGATI DA MARTINA MIGLIORE, PSICOTERAPEUTA DI SERENIS

sos fantasmi film nataliziNatale è alle porte, e come ogni anno è scontro tra chi non vede l’ora di lasciarsi travolgere dallo spirito natalizio e chi, invece, spera ardentemente che le feste passino quanto più rapidamente possibile. Per chi rientra nella prima fazione, non ci sono solo l’albero, i regali e i preparativi per il menù delle feste, ma per immergersi nella giusta atmosfera ci si dedica anche alla visione dei film di Natale, vecchi e nuovi.

Quali sono le emozioni più comuni che ci colpiscono durante il Natale? Con l’obiettivo di spiegare i casi più frequenti attraverso l’esempio di alcuni personaggi ed episodi famosissimi tratti dalle pellicole del grande schermo, Serenis (https://www.serenis.it/), centro medico online per il benessere mentale, ha affidato a Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e Direttrice Formazione e Sviluppo di Serenis, l’analisi di otto film che raccontano le sfaccettature emotive più comuni del periodo natalizio.

  • Sei come il Grinch! e altri (falsi) miti sull’odio verso il Natale

Chi non ha mai sentito dire Sei come il Grinch! a proposito di qualcuno che non mostrasse particolare entusiasmo verso il Natale o, addirittura, che sembrasse contrariato e disgustato dal Natale? Proprio sulla convinzione che si debba necessariamente amare il questa festa, o che forse lo stesso stato di salute psicologica risieda in questo, si basa il personaggio del Grinch: l’iconico folletto “maligno”, interpretato da un magistrale Jim Carrey, che vive facendo continui dispetti agli altri pur di rovinare l’atmosfera natalizia. Durante il film scopriremo che dietro allo spirito “cattivo” si nasconde ben altro e che ciò che può sembrare evitamento o aggressività altro non sono che espressione di protezione da ciò di cui non ci si sente di fare parte. 

  • A Christmas Carol: un canto sull’importanza di aiutare gli altri

Il vecchio e avaro Scrooge è un personaggio iconico ormai: insensibile a ogni dolcezza e affettività, pensa solo al guadagno e all’utilità di ogni cosa a scapito di entusiasmo e divertimento. Quale atmosfera più minacciosa del Natale, che porta con sé il valore dell’altruismo, potremmo mai immaginare per lui? Ci penseranno tre figure molto importanti a ricordargli che la vita acquista valore solo se vissuta insieme agli altri e alla luce del supporto e dell’empatia che si può offrire loro. Perchè essere di aiuto agli altri, così come essere in grado di riconoscerne il bisogno, contribuisce fortemente al nostro benessere psicofisico.

  • SOS Fantasmi, uno Scrooge moderno del 21esimo secolo

Una versione moderna di Scrooge che vede nel vincente imprenditore Frank la stessa avidità, lo stesso sprezzo per l’empatia e l’affettività e lo stesso disgusto per lo spirito del Natale. Solo che nel suo caso, il Natale è visto come un’enorme fonte di guadagno grazie all’ingenuità di chi, vittima di un marketing sempre più spietato, cede a spese folli. Frank intraprenderà un viaggio profondo e traumatico, alla riscoperta di tutto ciò che è stato volutamente estromesso dalla sua vita, arrivando finalmente a comprendere che la vera realizzazione risiede nella gentilezza, nella generosità e nel fare del bene alle persone che amiamo.

  • The Family Man. L’amore, il calore e il sentirsi pienamente accolti, come solo una famiglia sa fare

Famiglia, parenti, cenoni: tre parole chiave che accomunano i Natali di molti di noi. E se alcuni aspettano impazienti di trascorrere intere giornate con quel parente che non si vede da tempo, altri desiderano stare da soli, persino durante le feste. Ne sa qualcosa Jack Campbell, protagonista della pellicola “The Family Man”, che dalla vita ha tutto ciò che un uomo può desiderare e che considera le feste una seccatura per il suo lavoro “always on”.  Ma l’apparente perfezione nasconde una grande assenza ormai dimenticata, una scelta sentimentale non fatta che ha generato un rimpianto così grande da creare una spaccatura che gli consentirà di porsi domande cruciali su ciò che è realmente importante. Un film che rappresenta alla perfezione il dolore e il vuoto che solo gli affetti più cari sanno lasciare.

  • About a boy. Gli imprevisti che cambiano la nostra vita

Spesso, i successi familiari possono diventare una vera e propria spada di Damocle e creare negli altri delle aspettative enormi per le nostre vite, che di fatto ci privano di ogni scelta perché nessuna sembra avere davvero valore. In About a Boy, film ironico e toccante, pieno di provocazioni e spunti drammatici, si affronta il tema delle aspettative genitoriali e ci si domanda continuamente insieme a tutti i protagonisti cosa significa essere adulti? Cosa si aspetta il mondo da noi? Cosa conta per me?”, arrivando poi ad una soluzione unica e peculiare, ritagliata non più sulle aspettative ma sul proprio senso personale.

  • Edward mani di forbice ci insegna ad abbracciare le nostre peculiarità, senza timore

Essere diversi fa paura, a noi stessi e agli altri. Basta poco per essere classificati come mostri e subirne le conseguenze, e a volte è proprio dall’esclusione che ci si ritrova a comportarsi come tali. In un’atmosfera magica e grottesca, accompagniamo Edward, un moderno Frankenstein che scopre il senso della sua strana vita, durante un lungo percorso, caratterizzato dal confronto, spesso difficile, con gli altri. E se le altre persone possono essere superficiali e volubili, lasciandosi spesso guidare dall’apparenza per proferire giudizi in grado di ferire nel profondo, Edward ci insegna che l’unico modo di trovare una propria strada di valore è capire chi si vuole essere.

  • Mamma ho perso l’aereo: quando il tran-tran natalizio e la frenesia ci fanno perdere di vista ciò che conta di più

L’urlo del piccolo Kevin McCallister una volta resosi conto di esser rimasto solo nella grande villa dopo che tutta la sua numerosa famiglia è partita dimenticandolo a casa, è ormai scritto negli annali del cinema. La frenesia di una famiglia numerosa, presa da mille conflitti, che si ritrova a dover tener vivo comunque lo spirito del Natale e che di fatto commette una dimenticanza che porterà tutti a confrontarsi con ciò che è davvero importante, mentre il più piccolo scopre di essere più grande di quanto pensasse, affrontando con coraggio le sue paure peggiori.

  • I migliori giorni. Il Natale rende tutti più buoni…oppure no?

“I migliori giorni” è un’intensa pellicola che mostra efficacemente quanto questa frase sia vera e forte per ognuno di noi. I pranzi e le cene natalizie rendono la condivisione quasi obbligatoria, tra persone che spesso non si frequentano mai: i conflitti sono all’ordine del giorno, soffocati da uno spirito natalizio che diventa quasi una museruola. Inevitabilmente si instaura un clima pesante e difficile da gestire che esplode in un’umanità scomoda, che forse sarebbe importante tener presente fin dal principio.

Afferma Martina Migliore, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e Direttrice Formazione e Sviluppo Serenis.

Il periodo natalizio è, da sempre, divisivo perchè inevitabilmente ognuno deve scendere a patti con la realtà. Per molte persone Natale è sinonimo di famiglia, amore, regali e lunghi pranzi in cui si chiacchiera e in cui ci si lascia coccolare, tornando bambini rivivendo quella magia unica che solo il periodo natalizio, così denso di emozioni, sa donarci. Altri, invece, vedono nel Natale una sorta di resa dei conti che li costringe ad affrontare uno spettro di emozioni complicate e buie, non sempre facile da gestire e affrontare: pressione sociale, dolore, inquietudine e solitudine sono alcune tra le più comuni e riconoscibili. Per altri invece è sinonimo di enorme tristezza e bilanci infausti di fine anno personali e professionaliE’ bene però tenere presente che ciò che ci sembra perfetto in un confronto tra noi e gli altri lo è molto spesso solo all’apparenza e in superficie. Ognuno ha la sua storia e il suo pezzetto di percorso con curve e ostacoli: anche quando dall’esterno ci sembra che per gli altri sia tutto facile, all’interno tutti abbiamo la nostra fatica personale. Questa consapevolezza ci rende possibile guardare a ciò che per noi è importante, ciò che ci ispira come unico e prezioso, i nostri valori e il nostro potenziale: accettandoli e celebrandoli riusciremo ad apprezzare e illuminare ciò che abbiamo intorno.

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Serenis è un centro medico online per il benessere mentale. Oggi offre percorsi di psicoterapia, psichiatria, supporto psicologico online con oltre 1200 professionisti in tutta Italia, 100% psicoterapeuti con in media 11 anni di esperienza. Lo fa con una missione: rendere accessibile il benessere mentale affrontando gli ostacoli economici, tecnologici, sociali e culturali che allontanano le persone dalla terapia. Per seguire i propri pazienti in un percorso di benessere a 360 gradi, Serenis offre anche il servizio di journaling in app e percorsi tematici specifici come comunicazione assertiva, coaching e miglioramento del sonno.

Martina Migliore: romana trapiantata in Umbria, è laureata in psicologia con una specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale. È stata ricercatrice in Psicobiologia e psicofarmacologia e oggi è esperta di Superhero Therapy, con cui è possibile aiutare le persone che lottano con il proprio disagio creando delle connessioni con i loro personaggi fantastici di riferimento e integrando al lavoro terapie supportate dalla ricerca, come per esempio la terapia cognitivo comportamentale (CBT) o l’Acceptance and Commitment Therapy  (ACT).

 

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