Roma Film Fest 2014 – Guida Tascabile per la Felicità: recensione (Alice Nella Città)

BUON ESORDIO ALLA REGIA PER ROB MEYER CON UN RACCONTO AGRODOLCE DI FORMAZIONE

GUIDA-TASCABILE-PER-LA-FELICITAGENERE: commedia

VOTO: 3 su 5

David ha 15 anni e la sua passione per il birdwatching lo convince di aver fatto una scoperta incredibile: ha scattato una foto a un esemplare di anatra finora considerata estinta in Nord America. Consigliato da un ornitologo famoso, il dottor Konrad, David parte insieme al suo piccolo gruppo della Young Birders Society per confermare la sua teoria, verso il luogo dove, secondo lo studioso, l’anatra potrebbe trovarsi. Peccato che nello stesso weekend in cui il giovane è in viaggio, ci sia anche il matrimonio del padre con la sua nuova compagna.

Guida Tascabile per la Felicità è senza dubbio un’opera di formazione per ragazzi. Rob Meyer debutta alla regia affidandosi a una pellicola che sa dove vuole andare a colpire: trovare buoni sentimenti anche nello spettatore più avido.

Il viaggio come metafora del cambiamento è uno stratagemma già usato in molte letterature per ragazzi. Qui, il giovane David, che è interpretato da Kodi Smit-McPhee, si appassiona al birdwatching – hobby inerente all’osservazione e studio degli uccelli – perché è un modo per legarsi alla defunta madre, che gli ha trasmesso questo amore fin da piccolo. David, infatti, è restio ad accettare il matrimonio del padre (James Le Gros) con l’infermiera che accudiva sua madre, preferendo il viaggio alla ricerca dell’anatra leggendaria alla cerimonia nuziale.

Il road trip in compagnia dei suoi amici più fidati, con l’aggiunta di una compagna di scuola per la quale ha una cotta (Katie Chang), diventa un’esperienza indimenticabile che lega i ragazzi ancora di più. La presenza del Premio Oscar Ben Kingsley funge da collante tra David e il dottor Konrad da lui interpretato: entrambi soffrono per la mancanza di qualcuno, ma mentre l’ornitologo sembra aver accettato la sua condizione, il giovane non ha ancora elaborato il lutto e non è pronto a lasciar andare il ricordo di sua madre, per paura che si estingua, proprio come l’anatra che lui sta cercando.

Forse il segreto di Guida Tascabile per la Felicità sta proprio in questo: imparare a crescere ed essere felici attraverso le piccole emozioni. David e i suoi amici sperimentano e vivono i primi drammi d’amore, d’amicizia, e risolvono le questioni attraverso il superamento delle delusioni.

Per questo Meyer non usa toni difficili e complicati, ma mostra tutte queste emozioni attraverso gli occhi dei quattro adolescenti protagonisti. Un linguaggio semplice, curioso e articolato, tipico dei ragazzi che hanno voglia di crescere e di scoprire se stessi.

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Linguista, aspirante giornalista, amante del cinema, malata di serie tv, in particolare dei crime polizieschi.