Gabriel Axel: una vita lunga per una filmografia breve

GABRIEL AXEL SI E’ SPENTO NELLA GIORNATA DI DOMENICA 9 FEBBRAIO

il pranzo di babetteGabriel Axel, classe 1918, ci ha lasciati alla veneranda età di 95 anni. Non è ancora certa la causa della morte ma è la figlia Karin Mørch ad aver dato la notizia. Il regista danese, celebre soprattutto per Il pranzo di Babette (pellicola che ottenne nell’87 la menzione speciale della giuria ecumenica a Cannes e che nel 1988 vinse il Premio Oscar come Miglior Film Straniero, nonché film preferito dell’attuale Pontefice Romano Jorge Mario Bergoglio), in passato ha diviso la sua carriera fra alti e bassi dirigendo una ventina di pellicole poco note al cinefilo medio, italiano e non, orientandosi fra film leggeri e drammatici.

E’ solo dagli anni ’50 che inizia la sua vita da regista dopo aver vissuto a cavallo fra Francia e Danimarca appassionandosi di teatro e cinema. Con gli anni ’80 si afferma come regista premiato ed osannato da critica e pubblico e tutto ciò grazie proprio a Il pranzo di Babette.

Il film in questione è un’opera tragicomica in un certo qual modo collegabile, da un sottilissimo fil-rouge vista la differenza fra le due pellicole, alla poderosa pellicola di Dreyer Dies Irae tramite due attori Lisbeth Movin e Preben Lerdorff Rye. Un regista che il mondo forse ricorderà per quest’opera soltanto.

A cura di Massimiliano Romualdi

 

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