The Monuments Men: incontro con il cast

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GEORGE CLOONEY E IL SUO THE MONUMENTS MEN: ‹‹LO AMMETTO, HO UNA GRAN BELLA VITA››

Sotto il cielo di Berlino arriva con la solita classe e simpatia George Clooney. Questa volta lo fa in veste di regista con il suo The Monuments Men. L’attore hollywoodiano porta nella sale della Berlinale un film tanto devoto alla bandiera americana quanto ironicamente dissacrante per quella tedesca. La pellicola, ambientata durante il nazismo, narra di un gruppo di amanti dell’arte pronti a combattere per recuperare e proteggere grandi opere. Scelta coraggiosa quella di Mr. Clooney, scimmiotta il passato più tragico della Germania mantenendo la classe da signore che lo contraddistingue.

Quanto è difficile essere una parte così importante dello star system contemporaneo?
George Clooney: è una fatica avere a che fare con questo cast! (indica i presenti e sorride ironicamente). Sarebbe davvero fastidioso e irritante se qualcuno di noi in questo tavolo rispondesse lamentandosi della
propria posizione odierna nell’industria. Lo ammetto, ho una gran bella vita.

La colonna sonora di Alexandre Desplat sembra una citazione dal tema del gatto di Pierino e il Lupo, come mai proprio Prokofiev?
Matt Damon: sono piacevolmente sorpreso che qualcuno possa citare Pierino e il Lupo nella conferenza stampa di un film come questo!
George Clooney: Siamo proprio noi a fischiettare il tema della colonna sonora, l’abbiamo registrata a Abbey Road (intona la melodia insieme al cast).

Per lei Bill quanto è stato divertente girare un film in una location tanto complicata e particolare?
Bill Murray: io e Bob Balaban siamo stati aggrediti, di notte, su quelle montagne, da un gruppo di streghe…aspetta, forse non erano streghe per davvero( scherza l’attore divertito)!

Cosa ne pensa dei tesori artistici di Atene “rubati” dall’Inghilterra e rimasti lì ancora oggi, nonostante le continue polemiche al riguardo?
George Clooney: non sarebbe una cattiva idea se quei pezzi d’arte tornassero alla Grecia. Sarebbe la cosa più giusta e corretta da fare. D’altra parte la storia che raccontiamo nel film è ancora attuale perché negli scantinati dei collezionisti continuano a riaffiorare grandi opere d’arte scomparse decenni fa.

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