
SNACK SI GIRA: LA STRAORDINARIA STORIA DI RAMON SAMPEDRO E I SAPORI DELLA GALIZIA IN MARE DENTRO DI AMENABAR
Quando si tratta di cinema spagnolo purtroppo la mia generazione, sa citare solo Almodovar. Senza chiaramente sminuire il lavoro di questo regista rivoluzionario e talentuoso, la Spagna comunque ha molto da offrire e sono tanti i film memorabili che raccontano le storie della sua gente, delle sue terre e delle sue tradizioni.
Il recupero delle libertà democratiche a partire dalla morte di Franco nel 1975, fece tornare alla luce tutte quelle produzioni che erano state sottoposte a censura e diede il via alla realizzazione di un cinema intellettuale, lasciando quindi spazio alla libertà d’espressione nel mondo artistico. Si citano nomi come Carlos Saura (Elisa) Josè Louis Garci (Volver a empezar), Bigas Luna (Jamon Jamon), Pedro Almodovar (Donne sull’orlo di una crisi di nervi), Fernando Trueba (La Belle Epoque). La lista segue con menzioni importanti arrivando al nome e al film che Snack si gira vi propone per la vostra domenica cinematografica, ovvero quello di Alejandro Amenábar (The Others) che nel 2004 commuove il mondo con il suo “ Mare Dentro”.
Mare Dentro racconta la storia vera di Ramón Sampedro, mirabilmente interpretato da Javier Barden, che rimane paralizzato all’età di 26 anni a causa di un tuffo. Dopo ben 25 anni di vita trascorsi in un letto, accudito amorevolmente dalla cognata e dal fratello, Ramón decide di chiedere l’eutanasia mettendo fine a quella vita ormai satura e dolorosa. Da qui nasce la battaglia contro lo stato per garantirsi il diritto di morire con dignità, battaglia che verrà seguita in prima persona anche dalla famiglia e dagli amici.
Tra i personaggi chiave che accompagneranno Ramón in questa odissea vi è Rosa (Lola Duenas), una giovane madre separata che diventerà sua amica e che ce la metterà tutta per convincerlo a continuare a vivere ricoprendolo di mille attenzioni. Una mattina gli porta le squisite “filloas” alla crema appena fatte, le tipiche crêpes della Galizia, regione a nord della Spagna dove ha luogo l’intera storia, dolci e sottilissime, che si riempiono di crema pasticciera e si arrotolano su sè stesse…impossibile resistere, que aproveche.
Filloas alla crema
4 uova piccole
250 grammi di farina
500 ml di latte
2 cucchiai colmi di zucchero
la crema pasticcera
500 ml di latte
150 g di zucchero
4 rossi d’uovo
70 g di maizena
1 g di vaniglia
1/2 scorza di arancia
Procedimento
Sbattete bene le uova. Aggiungete lo zucchero e la farina, e mescolate bene in modo che non si formino dei grumi. Per ultimo aggiungete il latte, poco alla volta. Lasciate riposare al fresco per mezz’ora e procedete come per qualsiasi crêpe.
Nel frattempo preparate la crema pasticciera mescolando in una pentola uova, zucchero e maizena. Versateci sopra il latte bollente, portate tutto in ebollizione per almeno 2 minuti mescolando continuamente e aggiungete per ultime la scorza di arancia grattata e la vaniglia.
Farcite ogni filloa con la crema pasticciera intiepidita e arrotolatele poi su loro stesse.