Consigli DOC: Trainspotting 2 e gli Oscar

UN RICCHISSIMO WEEKEND TRA ATTESI RITORNI, FILM DA OSCAR E “FOLLI” DOCUMENTARI

t2posterIl fine settimana che ci attende è  sicuramente tra i più ricchi dell’inizio dell’anno, se non da molti mesi a questa parte. Talmente tanto che, una volta tanto, ci dispiace dover lasciare fuori qualcuno dalla nostra consueta “selezione” dei film in uscita (come il Beata Ignoranza del bravissimo Massimiliano Bruno, con la coppia Giallini-Gassman). Partiamo innanzitutto dal titolo più altisonante, ossia T2: Trainspotting, che davvero non ha bisogno di presentazioni: tutti i nostalgici di Mark Renton & co. (e, supponiamo, non solo, vista la fama del primo episodio) si catapulteranno al cinema, senza bisogno di grandi esortazioni. Probabilmente serviranno a poco, soprattutto per una certa fascia di spettatori, anche per un film come The Great Wall, prima produzione in lingua inglese per il visionario Zhang Yimou (La foresta del pugnali volantiHero) ed il più grande film interamente girato in Cina, con protagonista la star da locandina Matt Damon. Ma questa domenica, negli USA, ci sarà l’89esima edizione degli Oscar, e i distributori nostrani non stanno certo a guardare. Arrivano, infatti, Jackie di Pablo Larrain, che dopo il recente Neruda, torna a dedicarsi ad una biografia, stavolta su Jacqueline Kennedy, interpretata da una straordinaria Natalie Portman (nominata per il ruolo); e Barriere (Fences) diretto e interpretato da Denzel Washington, affiancato sullo schermo da Viola Davis (nominata anch’essa). Potremmo, infine, chiamarlo anche il “weekend dei documentari”, visto che ne escono più d’uno di assoluta rilevanza: a breve distanza dall’osannato Paterson, il regista Jim Jarmush firma Gimme Danger, con la star Iggy Pop (e che esca proprio in concomitanza col sequel di Trainspotting non sembra un caso); La marcia dei Pinguini: Il richiamo, stavolta con la voce di Pif (nel primo c’era Fiorello); David Lynch: The Art of Life, opera-omaggio corale di ben tre registi.  Ma dovendo selezionarne uno, la nostra scelta è ricaduta su Crazy for football del “nostro” Volfango De Biasi che, a proposito di premi, ha appena visto la propria opera nominata agli Oscar italiani, ossia ai David di Donatello, dopo essere passato dalla Festa del Cinema di Roma. Nel 2004 De Biasi e Francesco Trento scoprono, grazie allo psichiatra Santo Rullo, che nella periferia di Roma lo psichiatra Mauro Raffaelli sta sperimentando una nuova forma di riabilitazione sociale per i suoi pazienti: farli giocare a calcio. Impossibile non farne un film o, ancora meglio, un documentario.

T2 – TRAINSPOTTING 

Sono passati vent’anni. Molte cose sono cambiate, ma altrettante sono rimaste le stesse. Mark Renton torna all’unico posto che da sempre chiama casa. Lì ad attenderlo ci sono Spud, Sick Boy, e Begbie, insieme ad altre vecchie conoscenze: il dolore, la perdita, la gioia, la vendetta, l’odio, l’amicizia, l’amore, il desiderio, la paura, il rimpianto, l’eroina, l’autodistruzione e la minaccia di morte. Sono tutti in fila per dargli il benvenuto, pronti ad unirsi ai giochi. Trainspotting 2 è oltremodo “diverso” dal primo e fortunato episodio, se in bene o in male dipende dai punti di vista. È un bene se si pensa al rischio, almeno formalmente sventato, di ricreare il successo del primo. È un bene perché se c’è sì nostalgia, anche piuttosto esplicita, viene dosata da un regista esperto e consapevole come Boyle in maniera sicuramente intelligente. É un male perché, rispetto al peso avuto dall’originale nel campo cinematografico e non solo, arriva a risultare abbastanza “innocuo”.

THE GREAT WALL

William Garin, un mercenario che dopo aver combattuto in numerose battaglie in cui si é distinto per le sue abilità di arciere, è fatto prigioniero da un misterioso esercito composto da eccellenti guerrieri, conosciuto come l’Ordine Senza Nome. Accampati in un’enorme fortezza, i guerrieri stanno combattendo per proteggere l’umanità da forze soprannaturali su una delle più incredibili strutture difensive mai costruite: la Grande Muraglia. Nel viaggio, Garin é accompagnato da Pero Tovar, un duro e ironico spagnolo divenuto fratello d’armi di William e da Ballard, un misterioso prigioniero chiuso nella fortezza che progetta la fuga.. Nel cast di The Great Wall sono presenti, oltre a Matt Damon, anche Jing Tian, Pedro Pascal, Willem Dafoe e Andy Lau.

JACKIE 

A pochi giorni dalla morte del marito John F. Kennedy, il giornalista Theodore H. White di Life bussa alla porta di Jackie, affinché anche lei racconti come sono andate le cose a Dallas, durante quel giorno funesto. Il racconto della donna salta dal periodo presidenziale all’attentato appena accaduto, attraverso un resoconto emozionale che sa di una favola che termina con la caduta dell’eroe. L’attentato al presidente degli Stati Uniti è solo il punto di partenza, o forse di arrivo, per raccontare la storia della first lady e la sua evoluzione in donna forte e risoluta, icona di stile, amante di tutto ciò che è cultura e regina dei media. Ma questo non sarebbe nulla se a vestire queste preziose stoffe non ci fosse un’attrice che con la sua interpretazione eleva ancora di più il suo talento meritandosi la sua seconda statuetta agli Oscar, perché Natalie Portman commuove profondamente, e riesce a trasmetterci un dolore inenarrabile solo attraverso il suo sguardo e i suoi gesti.

BARRIERE 

L’ex promessa del football Troy Maxson lavora come netturbino nella Pittsburgh degli anni ’50, in un’epoca in cui ogni giorno deve lottare contro ingiustizie sociali e suoi i demoni interiori. Indomabile, chiacchierone, Troy ha una moglie, Rose, due figli di cui non approva le vocazioni. Lyons suona il jazz, mentre Troy canta il blues. Cory pratica il football, ma suo padre gioca a baseball. Chiuso nel recinto di casa che sta costruendo per Rose, lentamente innalza una barriera anche dentro di sé distruggendo chi gli sta accanto. La sua vita subisce una svolta drammatica quando confessa alla moglie il suo tradimento e le rivela del figlio che ha avuto dalla sua relazione extraconiugale. Denzel Washington ci mette anima e corpo nel dirigere Barriere, che più che è un film, è una vera e propria opera teatrale. Barriere è un esempio di come la vita irrompe nell’arte, e l’arte irrompe nella vita.

CRAZY FOR FOOTBALL 

“Siamo una squadra!”, è l’insegnamento che il coach Enrico Zanchini non si stanca mai di ripetere ai suoi ragazzi. Lui, assieme al preparatore atletico e campione del mondo di boxe, Vincenzo Cantatore, e con il prezioso aiuto dello psichiatra Santo Rullo, in qualità di direttore sportivo, li ha selezionati con un unico e audace obiettivo: andare in Giappone e partecipare alla coppa del mondo di calcio a 5 per pazienti psichiatrici. Un’ armata Brancaleone  del calcio che in pochissimo tempo ha saputo diventare una vera squadra, unita e pronta a sfidare i propri avversari sul campo di Osaka. Così comincia l’avventura di Ruggero, Ruben, Antonio, Stefano, Christian e di tutta la squadra che con passione e dedizione e la giusta dose di follia si prepara alla sfida all’altezza della loro folle passione per il calcio.  Il docufilm di Trento e De Biasi è un’opera asciutta che, senza buonismi e con grande genuinità, non rinuncia ad emozionare e a divertire. Unendo i momenti del calcio, dalle selezioni fino al mondiale, e le storie personali dei giocatori, Crazy for Football racconta di un’avventura con un intento ben preciso: mettere in luce il potere terapeutico del calcio sulle malattie psichiatriche.

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"Tutti i bambini crescono, tranne uno".