PPZ – Pride + Prejudice + Zombies: recensione

 L’AMORE DI ELIZABETH E DARCY ANCHE DURANTE L’EPIDEMIA ZOMBIES

ppz locandinaGENERE: storico-“horror”

DURATA: 107 minuti

USCITA: 4 febbraio 2016

VOTO: 3 SU 5

PPZ, Pride + Prejudice + Zombies è il film tratto dall’omonimo romanzo di Seth Grahame-Smith, rimasto per settimane nella classifica dei bestseller del New York Times, e diretto da Burr Steer.

Nella rivisitazione del romanzo di Jane Austen, lo sviluppo della storia non è cambiata: la Signora Bennet è alla disperata ricerca di marito per le proprie figlie, mentre il Signor Bennet (Charles Dance) non se ne preoccupa minimamente. Nella tenuta confinante, arriva il Signor Bingley, benestante ed educato, accompagnato dal Signor Darcy, ombroso e introverso, e dalla sorella.
Il signor Bingley (Douglas Booth) si innamora di Jane, Darcy (Sam Riley) e Elizabeth (Lily James) non si sopportano, arriva il cugino Bennet, il pastore Collins, e anche il Comandante Wikham fa la sua comparsa, e avanti così.

Ci ritroviamo davanti, come suggerisce il titolo, a Orgoglio e Pregiudizio + zombies. Infatti, in Inghilterra, dopo una misteriosa epidemia, si assiste a un’invasione di non morti e così le sorelle Bennet, invece che ricamare, imparare a suonare il piano o pensare ai nastri, lucidano pistole, impugnano katane e padroneggiano le arti marziali. Ma siamo pur sempre nell’Inghilterra vittoriana e, quindi, nonostante il proprio miglior amico possa trasformarsi in una bestia selvaggia e famelica, i balli rimangono le occasioni ideali per conoscere nuove persone, identificare il proprio futuro consorte e intrattenersi nella campagna.

JM4_0351.NEFTutti i personaggi sono interpretati mantenendo il carattere descritto dalla Austen, gli unici a differenziarsi sono il pastore Collins che, grazie all’interpretazione di Matt Smith (Doctor Who), diventa ancora più goffo e fuori luogo, e Lady Catherine de Bourgh trasformata da vecchia arpia alla cacciatrice di zombies più onorata del Pese, e qui interpretata da Lena Headey (Cersei de Il Trono di Spade).

Se ci si aspetta una parodia dell’opera di Jane Austen con lotte contro gli zombie all’ultimo sangue e fiotti di quest’ultimo, non è quello a cui si va ad assistere: gli unici corpo a corpo con gli zombie sono presenti nei primi minuti, come ad abituare lo spettatore alla situazione in cui i protagonisti di Orgoglio e Pregiudizio vivono, e dai quali, comunque, le sorelle Bennet ne escono con i guanti ancora bianco candido.
Poi, i turbamenti di Elizabeth e Darcy e il rapimento di Lydia hanno il sopravvento, riportando alla memoria la storia canonica, grazie anche a citazioni testuali del romanzo originale.
Per questo, trovate più moderne, come baci appassionati, sembrano andare contro l’idea di non stravolgere la storia di Jane Austen, se non per il dettaglio dell’esistenza degli zombies.

Pride + Prejudice + Zombies resta a cavallo tra i generi mancando così di sensazionalismo. Se solo si avesse osato calcare di più la mano sull’azione, vedere un’Elizabeth, da sempre l’icona della donna romantica intelligente e indipendente, uscire da uno scontro con degli zombies alla Kill Bill, o alla Resident Evil, sarebbe stato epico.
Non osando, però, si ha la possibilità di attrarre, senza deludere o far inorridire, gli amanti dell’opera del 1813 di Jane Austen.

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