IL REGNO DEL RE SOLE A VERSAILLES IN UNA SERIE ANGLO-CANADESE
Parigi, 1667. Luigi XIV (George Blagden) è re di Francia dall’età di 4 anni, ma sono gli altri a governare per lui. Annoiato dalla vita di corte, quando sua madre muore, toccherà a lui prendere le redini del potere, altrimenti l’intero regno cadrà in disgrazia. Il 28enne re decide perciò di costruire il più grande posto del mondo: Versailles. Ma gli ostacoli quali intrighi, budget allo stremo, affari interni e politici rischiano di complicare le cose. Con oltre 70 anni di regno, Luigi XIV, chiamato il Re Sole, fu il sovrano più potente d’Europa e portò la Francia al suo massimo splendore, prima dell’avvento di Luigi XVI e di Maria Antonietta che condussero tutto sul lastrico.
Non è facile produrre un period drama accattivante che riesca ad attrarre il pubblico. In Gran Bretagna gli inglesi hanno Downton Abbey, che racconta oltre dieci anni dei primi decenni del ventesimo secolo, in Francia hanno trovato Versailles. La costruzione del grande palazzo del potere, dove il Re Sole organizza la sua corte, dichiara guerra e gestisce gli affari, è la storia al centro della miniserie: secondo documenti ufficiali, Luigi XIV impiegò i più grandi artisti dell’epoca alla sua realizzazione poiché Versailles doveva rappresentare la residenza ufficiale del sovrano e il simbolo dell’intera Francia, una potenza splendente nel diciassettesimo secolo.
Versailles è una miniserie di produzione anglo-canadese composta da dieci episodi, nata da una coproduzione franco-canadese e realizzata da Capa Drama e Zodiak Fiction per Canal+ (Francia). La miniserie è diretta dal regista di Jalil Lespert e ancora prima della mese in onda del pilot, il 16 novembre, è stata rinnovata per una seconda stagione. E’ inoltre la prima serie televisiva ad esser stata girata all’interno del vero palazzo: non stupisce affatto vedere tutto quello sfarzo, oro e argento, e non a caso la miniserie è costata 27 milioni di euro. Da tener d’occhio i due attori principali: George Blagden che interpretata Luigi XIV e Alexander Vlahos, che veste i panni di suo fratello. La miniserie ha atmosfere cupe, si rifà al modello comune delle serie europee, offrendo nudi e scene di sesso gratuite, così come la violenza, a volte un po’ esagerata. Inoltre, per gli amanti del genere, ci sono i soliti intrighi di corte, tradimenti, burocrazia e colpi di scena finali tipici da telenovela.
Ottimi sono i costumi, curati dalla costumista Madeline Fontaine, che ha alle spalle una collaborazione nei film Amelie e Yves Saint-Laurent (diretto dallo stesso regista di Versailles). Gli elementi ci sono tutti per poter colpire lo spettatore, ma certamente dal pilot è ancora presto per poter giudicare la miniserie. Tuttavia Versailles potrebbe rivelarsi un buon period drama confezionato per gli amanti del genere.
