Liberami, quando l’esorcismo spaventa

LIBERAMI, IL FILM ITALIANO CHE HA VINTO ORIZZONTI A VENEZIA 73, ESCE NELLE SALE IL 29 SETTEMBRE

liberamifotoLiberami. Si intitola così il film di Federica Di Giacomo che ha vinto il premio miglior film nella sezione Orizzonti alla 73esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Premio tutto meritato, per un film documentario originale, ricco di verità e ironia, disperazione e speranza. La regista ha lavorato tre anni a questo progetto, che racconta con occhio scevro da ogni giudizio la pratica dell’esorcismo, in questo caso in Sicilia.

Ogni martedì un gruppo di persone che soffrono di qualche disturbo del comportamento, a dire il vero assai bizzarri, si reca da Padre Cataldo, veterano della pratica esorcista. Questo sacerdote sembra nato da una sceneggiatura, eppure è reale. Contiene in sé convinzione, fede, forza, uniti ad un’ironia che rende anche il processo esorcistico talvolta leggero, e mai, mai, spaventoso. La forza del film risiede nella capacità di stare “sulle persone”, questi personaggi che si recano dall’esorcista come dal dentista, e tolto il dente, sperano non gliene nasca un altro malato. Senza distinzione di età, sesso, cultura, chi va da Padre Cataldo lo fa affidandosi completamente a lui, e al suo potere salvifico.

Si tratta di un film per chi crede, per gli atei, per chi ha un approccio scientifico, per i curiosi, gli scettici, proprio per la mancanza di giudizio. Opera senza tempo, in cui contemporaneo e antico si incontrano, sacro e profano si sfiorano, eccezionalità e quotidianità si mischiano, facendoci sentire tutti un po’ “posseduti” e bisognosi di un padre Cataldo che ci liberi. In sala dal 29 settembre distribuito da I Wonder Pictures, il film è coprodotto da Rai Cinema.

 

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Ylenia Politano, giornalista, si occupa da diversi anni di cultura, lifestyle e cinema. Mamma di tre creature e moglie di un attore, tra un asilo, uno scuolabus, una piscina e feste con 20 bambini di età compresa tra 1 e 9 anni, torna al suo primo amore, il cinema. Interviste, recensioni, riflessioni. Grandi maestri e nuovi talenti. Incursioni qua e là. Set, anteprime, backstage. Quando la mamma non c’è…”la mamma è al cinema!”