Un mondo nuovo presto Serie TV

IL FUMETTO “UN MONDO NUOVO” DI CHRIS REYNOLDS È LA PERFETTA IMMAGINE DEL NOSTRO TEMPO 

un mondo nuovoUn mondo nuovo del fumettista britannico Chris Reynolds, pubblicato da Tunuè, potrebbe trasformarsi anche in una serie tv. L’autore sarà ospite del festival BilBolBul (Bologna, 29 novembre – 1 dicembre), protagonista di una mostra e di due incontri.

L’opera di Reynolds è pervasa da quella malinconia che si prova guardando i vecchi album di foto o ricordando le vacanze d’infanzia – ogni racconto è come lo scorcio di un passato in cui il tempo si è congelato e che può essere osservato solo da lontano. Il sapore di qualcosa che è stato ma che non torna più. Un’immagine riflessa di cui si ha solo una visione appannata. Concetto più attuale che mai se pensiamo all’angoscia della nostra epoca rispetto ad un tempo che è sempre troppo poco ma soprattutto di cui non siamo più in grado di godere.

Un mondo nuovo, diverso, alieno, dove le coordinate dell’esistenza si incrinano e l’essere umano ha perduto la sua centralità, ma non riesce a rassegnarsi. Un soldato torna alla sua casa dopo la guerra e la trova devastata dagli scavi di una nuova setta religiosa; una famosa detective del cinema viene data per morta, solo per ricomparire all’improvviso anni dopo, come se nulla fosse successo; un misterioso professore conduce esperimenti sullo scorrere del tempo, nascosto nella sua casa sulla collina.

Storie brevissime, quasi versi di canzoni o poesie a fumetti, e più strutturate, si intrecciano in un libro che sta a metà tra la raccolta di racconti e il romanzo, legate dal filo rosso di una poetica sfuggente e di personaggi iconici ricorrenti. Primo tra tutti Monitor, che, imperscrutabile sotto il suo casco, attraversa la vita degli abitanti di questo mondo nuovo, a un tempo amico, osservatore e agente del destino. Postfazione di Ed Park.

Si sa ancora pochissimo di una possibile trasposizione sullo schermo, ma l’importanza del tema trattato rispetto al “Grande Male” della nostra epoca, la depressione intesa come malattia reale e concreta, la perdita di riferimenti e paradossalmente, una varietà di scelta di vite diverse che competono a disorientare e mangiare un tempo sempre più fugace, restano punti cardine del mondo in cui viviamo, spuntino appetibile da mettere sullo schermo.